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Nuovi codici ATECO. Fnofi: “Grande riconoscimento per i Fisioterapisti” 


“L’attribuzione di un codice specifico non solo rappresenta un riconoscimento simbolico, ma pone le basi per uno studio statistico approfondito. Questo consentirà di analizzare la nostra professione in modo più accurato, fornendo strumenti utili a comprenderne l’impatto sul mercato del lavoro e sul sistema di salute pubblica a livello nazionale” da detto il presidente Ferrante

09 GEN -

“È un punto di svolta storica per la nostra professione, perché sono riconosciute specificità uniche: dopo due anni dalla costituzione della Federazione, abbiamo compiuto grazie all’Istat, un grande passo in avanti”.

Così il Presidente di Fnofi, Piero Ferrante, commentando il nuovo codice Ateco per i fisioterapisti.

Con l’introduzione dei codici Ateco del 2025, sottolinea la Fnofi, si è finalmente giunti a una corretta collocazione delle professioni sanitarie non mediche, ora riconosciute come professioni ordinate. Questo importante passo, che ha sancito “l’appartenenza della nostra professione a un Ordine professionale, inserendola ufficialmente tra le Professioni Intellettuali, trova ora un ulteriore riconoscimento nel nuovo codice ATECO, che ne garantisce una rappresentazione esclusiva e ne valorizza la dignità.

“Fino ad oggi, infatti - agggiunge ferrante - le nostre attività erano genericamente incluse nel codice 89.90, che non permetteva di distinguere le nostre prestazioni da quelle di altre figure, incluse quelle non appartenenti alle professioni sanitarie propriamente costituite. Con il nuovo codice 86.95 ‘Attività di fisioterapia - Physiotherapy activities‘, si compie una svolta storica: l’attribuzione di un codice specifico non solo rappresenta un riconoscimento simbolico, ma pone le basi per uno studio statistico approfondito. Questo consentirà di analizzare la nostra professione in modo più accurato, fornendo strumenti utili a comprenderne l’impatto sul mercato del lavoro e sul sistema di salute pubblica a livello nazionale.

È significativo sottolineare che, secondo le rilevazioni più recenti, la maggioranza degli Iscritti agli Albi dei fisioterapisti presso i relativi Ordini territoriali esercita in regime libero professionale. Tale passaggio storico rappresenta dunque un’opportunità cruciale per favorire una progressione ulteriore della nostra attività, permettendoci di rispondere sempre meglio ai bisogni di salute di riabilitazione della popolazione. L’effettiva operatività decorre dal prossimo primo aprile: per questo, è opportuno che i colleghi iscritti provvedano all’adeguamento”.

“Desidero infine ringraziare l’Istat – conclude Angelo Giovanni Mazzali, Tesoriere Fnofi –per la sensibilità e l’attenzione dimostrate verso le professioni sanitarie, che meritavano pienamente un codice dedicato nella classificazione ATECO, frutto di importanti interlocuzioni tra le Federazioni, Istat e Mef. Questo riconoscimento rappresenta un ulteriore passo avanti nella valorizzazione della nostra professione e delle competenze che mettiamo quotidianamente al servizio della collettività.”



09 gennaio 2025
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