Si è tenuto dal 7 all’8 novembre il XVII Congresso Nazionale di ANMI, l’Associazione Nazionale che rappresenta quasi il 90% dei medici dell’Inail. In un momento di grave criticità delle attività sanitarie, messe in forte difficoltà dalle carenze di medici che in molte strutture raggiungono percentuali tra il 50 il 100% e rendono molto oneroso il lavoro per continuare a garantire le prestazioni ad infortunati e tecnopatici, il Congresso Nazionale ha riunito 72 delegati nazionali e molti ospiti, tra cui Il Presidente dell’Ente Prof. Fabrizio D’Ascenzo, il Direttore Generale Marcello Fiori, il presidente del CIV Guglielmo Loy, il Sovrintendente Sanitario Centrale Patrizio Rossi e il Segretario Generale della Cosmed, Giorgio Cavallero.
Molto esplicito ed articolato è stato l’impegno formale dei Vertici dell’Ente a perorare in sede legislativa la causa dell’estensione ai medici Inail degli istituti giuridici ed economici del contratto dei colleghi del SSN, riforma ormai ineludibile per tentare di arginare l’emorragia di personale sanitario specialistico e tornare ad essere attrattivi con nuove procedure di reclutamento. Sia la parte sindacale che quella datoriale hanno concordato sulla gravità della situazione e sulla necessità di riforma sostanziale del modello organizzativo e sanitario dell’Ente, ponendo alla base la suddetta riforma dell’ordinamento contrattuale dei medici. L’Assemblea congressuale ha poi confermato alla guida dell’Associazione, con voto all’unanimità, il Segretario Nazionale uscente, Gabriele Norcia.
Confermato anche il Presidente Luca Perugini e il Vice Segretario Nazionale vicario Massimo Lavorgna. Nel Direttivo Nazionale, eletti Lucia Broccoli, Roberta Torino, Giuseppe Ferri, Angelo Pizzolato, Anna Artuso, Francesco Dubolino e Monia Paggetti. Il collegio dei Probi viri sarà costituito da Mauro Barucca, Paola Allamprese e Cristina Dal Pozzo; quello dei Revisori dei conti da Antonio Messina, Antonella Marrocco e Rosaria Romano. Come tesoriere Nazionale confermato Aldo Toscano. Il Congresso e gli organi neoeletti hanno confermato lo stato di agitazione dell’associazione e il forte impegno verso lo sciopero nazionale del 20 novembre prossimo, al fianco dei colleghi del Servizio Sanitario Nazionale.