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Ministero della Salute: “La Farmacia dei servizi è in linea con l’art. 3 della Costituzione”


"L'articolo 3 della Costituzione recita che è necessario rimuovere gli ostacoli per lo sviluppo sociale della persona e se un cittadino ha difficoltà ad accedere alla diagnostica è, dunque, un dovere costituzionale avvicinarlo il più possibile al servizio. E la Farmacia dei servizi è assolutamente in linea con il dettato costituzionale". Così Achille Iachino, direttore generale dei dispostivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute incontro organizzato da Federfarma.

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"Le farmacie garantiscono territorialità e prossimità e la farmacia dei servizi è una concretezza che va in tale direzione. Il primo passo è arrivare preparati grazie alla consapevolezza di quanto ha portato un reale vantaggio alla società. Ciò che sappiamo è che non si torna indietro, ma nel contempo non si deve dare nulla per scontato. Una prima valutazione denota che il rapporto costi benefici è largamente sbilanciato verso i benefici".

Lo ha detto Achille Iachino direttore generale dei dispostivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute, nel corso dell'incontro “La Farmacia dei Servizi: la forza della prossimità e della professionalità per rilanciare la Sanità territoriale” organizzato da Federfarma a Verona.

"I numeri delle attività svolte in Veneto dalla Farmacia dei Servizi sono assolutamente in linea con quelli nazionali - ha proseguito -. In merito al periodo Covid, questo tragico evento non è stato l'innesco ma l'acceleratore verso il perfezionamento della Farmacia dei servizi. In altre parole, sarebbe stata sviluppata comunque. Quando si parla di Farmacia dei servizi ci si riferisce a una opportunità disponibile sia per i cittadini che per il Servizio Sanitario Nazionale. In alcuni casi, infatti, il Ssn va in affanno per la moltiplicazione esponenziale delle esigenze, quindi l'integrazione corretta di altri soggetti non fa che migliorare il servizio in generale. L'articolo 3 della Costituzione recita che è necessario rimuovere gli ostacoli per lo sviluppo sociale della persona e se un cittadino ha difficoltà ad accedere alla diagnostica è, dunque, un dovere costituzionale avvicinarlo il più possibile al servizio. E la Farmacia dei servizi è assolutamente in linea con il dettato costituzionale".


"Nella visione One Health integrazione e digitalizzazione sono strumenti che favoriscono quest’approccio volto a mettere in relazione la salute dell’uomo con quella degli animali e dell’ambiente circostante – spiega Marco Cossolo, presidente Federfarma nazionale -. Nel campo della salute, la digitalizzazione ha molteplici declinazioni: pensiamo alla ricetta elettronica, al fascicolo sanitario elettronico, alla telemedicina” afferma il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo. Tutti elementi che concorrono al potenziamento dell’assistenza domiciliare e alla presa in carico del paziente, con benefici per l’ambiente in quanto si riducono gli spostamenti, le emissioni di CO 2 e i rischi legati alla diffusione delle malattie infettive. In quest’ottica può essere letto l’intero percorso di sviluppo della farmacia dei servizi, che pone le farmacie al centro del processo di territorializzazione dell’assistenza sanitaria in virtù della loro prossimità rispetto al cittadino".

"La Farmacia dei Servizi è in linea con la filosofia del Planetary Health Festival poiché, soprattutto a partire dalla pandemia, la rete delle farmacie territoriali è diventata ancora più indispensabile alla salute della comunità - sottolinea Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Alla professionalità della farmacia si aggiunge il valore aggiunto della prossimità in grado di eliminare lunghi e faticosi spostamenti verso le strutture ospedaliere, in aiuto soprattutto ai soggetti deboli. La farmacia promuove la salute del cittadino con la prevenzione a largo spettro, proprio quella adesso in atto con i servizi di Telemedicina e screening gratuiti rivolti alla popolazione".

"La farmacia dei servizi rappresenta l’evoluzione della farmacia quale presidio sanitario di prossimità territoriale deputato a recepire le istanze dell’approccio One Health. Il ruolo del farmacista è sempre più centrale nel Sistema Sanitario Nazionale per garantire un accesso continuo alle cure, favorire l’aderenza terapeutica dei pazienti e promuovere una cultura della salute. Il farmacista diventa un vero e proprio alleato per il Pianeta grazie alla sua attività quotidiana – spiega Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto –. A seguito del decreto 15 della Regione del Veneto del 15 maggio 2024, che ha ampliato il ventaglio di prestazioni erogate dalle farmacie, la farmacia dei servizi sta diventando sempre più familiare alla cittadinanza. Il nostro obiettivo è passare dalla fase di sperimentazione a quella dell’erogazione di servizi integrati e convenzionati all’interno della rete sanitaria regionale. Per farlo dobbiamo dimostrare di essere utili alla cittadinanza. In questa prima fase i numeri sono estremamente positivi sul fronte di screening e prevenzione, che erano l’obiettivo primario della progettualità regionale. I punti di forza delle farmacie in Veneto sono molteplici: dalla capillarità della rete sul territorio, che significa comodità e vicinanza alla popolazione soprattutto nelle aree più disagiate dove spesso non sono presenti presidi ospedalieri, all’ambiente sanitario ma allo stesso tempo familiare, dove il cittadino riscontra affidabilità, preparazione e disponibilità del personale".

Ad oggi (ultimi dati disponibili al 31 agosto 2024) le 157 farmacie della provincia di Verona che aderiscono su base volontaria alla sperimentazione (elenco completo nel sito dell’Azienda Ulss 9 Scaligera) hanno eseguito una media che supera il 50% di tutte le prestazioni venete di telecardiologia in farmacia e del 30% negli screening.

Nella nuova farmacia dei Servizi sancita dalla delibera della Regione Veneto del 15 maggio 2024, sono disponibili in provincia di Verona servizi di Telemedicina, elettrocardiogramma (ECG), holter cardiaco, holter pressorio e una serie di servizi denominati cognitivi che rientrano nella sfera della prevenzione di ipertensione (questionario e misurazione della pressione arteriosa), ipercolesterolemia (questionario e profilo lipidico) e diabete nonché l’aderenza alla terapia da parte del paziente per il diabete di tipo 2 e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Per le prestazioni di telecardiologia è necessaria la ricetta bianca del medico di medicina generale o dello specialista convenzionato nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Durante la fase sperimentale attiva in tutto il Veneto che si protrarrà sino alla fine del 2024 il singolo paziente avrà diritto a una prestazione di telecardiologia per tipologia, cioè un ECG, un holter cardiaco e un holter pressorio.



03 ottobre 2024
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