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Irpef. Aaroi Emac: “Applicare aliquota del 15% come previsto dalla Legge o rischio stop prestazioni aggiuntive”   


il Sindacato dei medici anestesisti rianimatori e dell'emergenza-Urgenza scrive a ministro, Regioni e Aziende per denunciare come “in gran parte delle Aziende ed Enti è stato in parte o in toto disattesa” la norma sulla defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive prevista dalla Legge 107/2024. Per Aaroi Emac “il vero problema della Sanità Pubblica non è tanto la ‘medicina difensiva’ quanto invece la ‘Amministrazione difensiva’”.

03 SET - Aaroi Emac ha inviato nei giorni scorsi al Ministro della Salute, agli Assessori Regionali alla Sanità e, per conoscenza, a tutte le Aziende e agli Enti Pubblici del SSN una richiesta di intervento urgente sulla corretta applicazione dell’aliquota Irpef sostitutiva (15%) a tutte le prestazioni aggiuntive previste dall’art. 89 comma 2 del CCNL della Dirigenza Sanitaria del 23.01.2024, “come prescritto a chiare e inequivocabili lettere dalla legge 29 luglio 2024, n. 107”. L’Associazione ha poi chiesto supporto, con la disponibilità al confronto, anche alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per “sbloccare gli assurdi ostacoli che la legge sta incontrando”.

Nel pieno di Agosto, infatti, spiega il sindacato, “è emerso che in gran parte delle Aziende ed Enti è stato in parte o in toto disatteso l’obbligo ad applicare correttamente la norma, in alcuni casi con l’applicazione delle aliquote Irpef ordinarie, ed in altri con la sospensione della loro remunerazione, in attesa di ‘chiarimenti’ che alcune Aziende avrebbero richiesto all’Agenzia delle Entrate, dimostrando ancora una volta che il vero problema della Sanità Pubblica non è tanto la ‘medicina difensiva’ quanto invece la ‘Amministrazione difensiva’”.

“Eppure – sottolinea l’Aaroi Emac – la legge 29 luglio 2024, n. 107, in combinato disposto con la Risoluzione 36/E dell’Agenzia delle Entrate prescrive invece obbligatoriamente, chiaramente e senza ombra di dubbio, sia l’aliquota Irpef sostitutiva (15%) che è senza eccezione alcuna da applicarsi a tutte le prestazioni aggiuntive previste dall’art. 89 e correlati del CCNL della Dirigenza Sanitaria del 23.01.2024, sia la decorrenza di tale applicazione (tutte le prestazioni remunerate a far data dal 08/06/2024, anche qualora effettuate in date antecedenti), sia le modalità di adempimento fiscale”.

“La richiesta d’intervento alle Istituzioni – afferma Alessandro Vergallo, presidente nazionale Aaroi Emac – si è resa necessaria per sbloccare al più presto le inadempienze rilevate, le cui genesi è riassumibile in quella “amministrazione difensiva” che dimostra per l’ennesima volta, ostacolando nello specifico un dispositivo di legge di per sé chiarissimo, di essere la più dannosa criticità che affligge la Sanità Ospedaliera Pubblica”.

“Di fronte ad una estrema confusione e in attesa di riscontro – aggiunge Vergallo –, l’Aaroi Emac, a titolo prudenziale, ha raccomandato ai propri Iscritti di astenersi da ogni disponibilità ad effettuare prestazioni aggiuntive per lo smaltimento delle liste di attesa e/o per carenza di personale, che rientrano tutte senza dubbio alcuno nell’imposizione fiscale prescritta dalla norma, fino a che non ne sia anticipatamente ed inequivocabilmente assicurato formalmente, da parte dell’Azienda o Ente datore di lavoro, il dovuto e tempestivo pagamento con la corretta applicazione impositiva fiscale del 15% di legge”.

“I ritardi applicativi della Legge 107/2024 nelle Aziende e negli Enti ancora inadempienti – conclude il Presidente AAROI-EMAC – stanno provocando un malcontento che cresce di giorno in giorno, e che qualora alimentato da ulteriori ritardi applicativi imporrebbe obtorto collo, a breve, più incisive e sistematiche iniziative di protesta”.

03 settembre 2024
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