Assofarm. Pieri: “Associazione in ottima salute, ma sulla farmacia dei servizi serve più coraggio”
Il bilancio presentato alla 42^ Assemblea Generale Assofarm mostra dati positivi sia dal punto di vista economici che di relazioni. Prossime sfide: la Farmacia dei Servizi, fronte che Assofarm vede come propedeutico al raggiungimento dell’accreditamento delle farmacie al Ssn; la carenza di farmacisti, su cui servono risposte immediate quanto strutturali; la nuova remunerazione; l’intelligenza artificiale e la green pharmacy.
28 GIU - “Con 170.000 euro di utile al netto delle imposte, come ormai da tradizione, Assofarm chiude il proprio bilancio d’esercizio con numeri pienamente positivi, quest’anno resi straordinari dalla liquidazione di Assofarm Servizi. I dati economici si accompagnano ad una condizione di piena salute delle relazioni interne alla Federazione. Dalla Giunta ai Coordinamenti regionali, dal Tavolo dei Direttori alla partecipazione delle nostre Associate: il movimento delle Farmacie Comunali si appresta ad affrontare compatto le sfide future”. Con queste parole il presidente di Assofarm
Luca Pieri commenta a caldo al termine della 42 Assemblea Generale della Federazione di oltre 1.600 Farmacie Comunali italiane, svoltasi a Napoli giovedì 27 giugno.
Nella relazione che ha accompagnato il bilancio, Pieri ha toccato tutti i principali dossier in cui Assofarm sarà impegnata nel prossimo futuro.
Primo fra tutti, la Farmacia dei Servizi, fronte che Assofarm vede come propedeutico al raggiungimento dell’accreditamento delle farmacie al Servizio Sanitario Nazionale.
Altrettanto strategica è però la necessità di affrontare fin da subito la
carenza di farmacisti, problema che dovrebbe essere trattato tanto con risposte immediate quanto strutturali.
Riguardo invece la
Nuova Remunerazione, ogni giudizio di merito viene rimandato alla fine dell’anno, quando sarà possibile valutare con maggiore oggettività i risultati del nuovo corso iniziato il marzo scorso.
Le ultime riflessioni del presidente di Assofarm si sono infine focalizzate su due temi di frontiera: l’arrivo
dell’intelligenza artificiale, “che cambierà la farmacia molto più presto di quanto possiamo immaginare”, e la
green pharmacy, “argomento sempre più presente nel dibattito dell’Unione Europea delle Farmacie Sociali di cui siamo membri”.
Il rapporto tra farmacia dei servizi e carenza di farmacisti è stato il focus della tavola rotonda che ha accompagnato i lavori dell’Assemblea.
Secondo il Segretario Generale di Assofarm
Francesco Schito “il processo di medio periodo di realizzazione della Farmacia dei Servizi rischia di essere vanificato dalla mancanza di farmacisti al banco”.
Possibili risposte al problema arrivano dall’Amministratore di Incofarma
Domenico Della Gatta, che si fa portatore delle posizioni di Assofarm, proponendo un miglioramento delle condizioni salariali dei farmacisti dipendenti (rese possibili dalle maggiori entrate derivate dai servizi) e la creazione di nuove figure professionali a supporto del farmacista.
Secondo il professor
Ettore Novellino dell’Università Cattolica Sacro Cuore è necessario rivedere la formazione accademica in modo che essa tenga in maggior conto i nuovi trend salutistici della società italiana.
Infine, per Luca Pieri “siamo davanti ad un raro caso in cui il legislatore è più avanti delle esigenze percepite dal settore. Abbiamo lottato a lungo per i servizi, e ora che stiamo passando dalle parole ai fatti, appariamo indecisi e intimoriti. Non possiamo mancare l’occasione delle sperimentazioni, non possiamo temporeggiare davanti al bisogno manifesto dei cittadini di avere maggiori servizi sanitari di prossimità. Dobbiamo affrontare con maggior coraggio la svolta della Farmacia dei Servizi e tutte le sfide che da essa conseguono”.
28 giugno 2024
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