“Le regole sono chiare”, e dunque i medici devono “mettersi in regola con l’obbligo ECM”, poiché la “formazione è di fondamentale importanza”. Ma non solo: stanno per arrivare i decreti attuativi della Legge Gelli-Bianco che “comporteranno penalizzazioni per chi non ha seguito adeguatamente il percorso formativo”.
Il presidente dell’Omceo di Roma, Antonio Magi, è netto nel ribadire quanto sia necessario, per i medici così come per tutti gli operatori sanitari, raggiungere il fabbisogno di crediti formativi prima della scadenza dell’anno di proroga al triennio 2020-2022, in scadenza il 31 dicembre prossimo.
Questo perché la linea dettata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, è chiara: nessuna ulteriore proroga ma impegno da parte delle istituzioni nel mettere in atto tutte le misure necessarie per spingere i professionisti a formarsi per non incappare nelle sanzioni previste dalla legge (che possono comportare anche la sospensione dall’Ordine di appartenenza).
Attraverso il decreto Milleproroghe, inoltre, sono stati introdotti i crediti compensativi destinati ai professionisti che, nei trienni 2014-2016 e 2017-2019, non sono riusciti a raccogliere i crediti necessari per non risultare inadempienti con l’obbligo. Questa misura offre loro la possibilità di regolarizzare la propria situazione.
Presidente Magi, ci stiamo avvicinando alla scadenza della proroga relativa al triennio formativo 2020-2022, prevista per il 31 dicembre. Cosa rischiano coloro che, nonostante l'anno aggiuntivo, non si sono messi in regola?
Le regole sono chiare, quindi innanzitutto invito i colleghi a mettersi in regola, poiché la formazione è di fondamentale importanza. Stanno per essere pubblicati i decreti attuativi [della Legge Gelli-Bianco, nda], pertanto è necessario prestare molta attenzione a ciò che prevederanno tali decreti, i quali sicuramente comporteranno penalizzazioni per chi non ha seguito adeguatamente il percorso formativo. Tuttavia, penso che le regole relative al calcolo del debito formativo dovrebbero essere riviste, poiché la formazione avviene anche sul campo, durante le lezioni e la partecipazione a convegni, e non dovrebbe limitarsi solamente a un conteggio di punti. È fondamentale garantire una formazione di qualità, che sia in grado di fornire un reale beneficio ai cittadini. Quindi, è opportuno apportare alcune modifiche in questo senso. Invito tutti i colleghi a darsi da fare, poiché la legge è chiara. In caso contrario, gli ordini professionali saranno costretti a intervenire. Questa situazione va avanti da tanto e abbiamo tutti avuto il tempo per adeguarci. Oggi, poi, abbiamo anche l'opportunità di formarci tramite la formazione a distanza; quindi, è possibile utilizzare il tempo libero per aggiornarci, il che è benefico sia per noi che per i pazienti.
In merito alle comunicazioni verso coloro che non sono in regola con la formazione continua, come intendete procedere, sia prima che dopo la scadenza?
Attendiamo i nominativi dalla Fnomceo e dal Cogeaps di coloro che risultano non in regola con l'ECM. Successivamente, li contatteremo individualmente per invitarli innanzitutto a regolarizzare la loro situazione. Ci sarà dunque una fase preventiva in cui chiederemo a tutti di aggiornarsi, seguita da un momento in cui chiameremo coloro che non si sono adeguati.
Per cercare di rendere più attrattiva la formazione continua anche per altre professioni sanitarie, ha menzionato la FAD, ma ci sono anche nuovi strumenti come la simulazione e l'intelligenza artificiale. Avete in mente iniziative per supportare i professionisti in questo percorso formativo?
Assolutamente sì. Come ordine ho personalmente visitato numerose aziende che utilizzano simulatori proprio per poter valutare i risultati raggiunti. Il problema non è semplicemente rispondere a domande a quiz, ma verificare se una persona ha effettivamente compreso e si è adeguatamente formato. Quindi tutte le tecnologie, come le simulazioni e il Metaverso, rappresentano un valore aggiunto e dimostrano che una persona si è adeguatamente formata, è al passo con le nuove metodologie e può fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti. Sono dunque favorevolissimo all'uso delle nuove tecnologie, come appunto i simulatori, per la formazione professionale.
Arnaldo Iodice