Manifestazione del 27 ottobre. Ugl: "A rischio il diritto costituzionale alla salute"
Per il sindacato “con questi continui tagli alla sanità si corre il serio pericolo di screditare le competenze professionali del Ssn e di ostacolare la ricerca e l’innovazione tecnologica. Tutto ciò incrementa la povertà a danno da un lato di tutti i cittadini, e dall’altro dei medici ”.
26 OTT - “Sabato saremo in piazza per denunciare gli effetti devastanti di una politica economica miope che, attraverso tagli indiscriminati, rischia di distruggere il Servizio sanitario nazionale, disattendendo il diritto costituzionale alla salute”. Ad annunciarlo, in una nota congiunta il segretario confederale dell’Ugl, Ivette Cagliari, e il segretario nazionale dell’Ugl Medici, Ruggero Di Biagi, spiegando che “la Sanità è ormai diventata uno dei settori più bersagliati. Si tratta di un attacco frontale ad un servizio di alta valenza sociale universale: con questi continui tagli alle risorse si corre il serio pericolo di screditare le competenze professionali del Ssn e di ostacolare la ricerca e l’innovazione tecnologica”.
“Tutto ciò – continua la nota - incrementa la povertà a danno, da un lato, di tutti i cittadini che, a ragione, chiedono di ricevere dalla sanità pubblica e accreditata prestazioni efficienti, e dall’altro dei medici che, pur operando da tempo in forte carenza organica rispetto alle numerose richieste di assistenza, spesso vanno a far parte della nutrita schiera dei precari”.
Per Cagliari e Di Biagi “non è possibile riscontrare equità in manovre volte a colpire i più deboli e per questo motivo chiediamo al Governo di ‘mettere giù le mani dalla Sanità’”.
26 ottobre 2012
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