Condividere lo studio, i pazienti, migliorare le proprie condizioni lavorative ottimizzando tempi e guadagni. È un sistema win-win quello ideato da Enpam per accompagnare il ricambio generazionale dei medici e pediatri di famiglia, già entrato negli accordi collettivi nazionali e reso operativo dal via libera dei Ministeri vigilanti.
Parliamo dell’App (l’Anticipo di prestazione previdenziale) che porta vantaggi sia ai medici in procinto di andare in pensione sia ai giovani medici che li affiancheranno nell’ottica di sostituirli: per i primi il distacco da lavoro sarà graduale mentre i secondi otterranno da subito una convenzione a tempo indeterminato ed un “inizio” sotto l’ala di un collega esperto.
I vantaggi dell’App per i medici pensionandi
Il medico convenzionato, in base alla norma transitoria che gli permette di restare in servizio fino al compimento dei 72 anni, può, una volta raggiunti i requisiti per la pensione, decidere di continuare a lavorare condividendo ambulatorio e pazienti con un giovane collega, che gli viene assegnato in base ad una graduatoria, al quale potrà cedere dal 30 al 70% del suo lavoro. Contestualmente, attraverso l’App, Enpam lo risarcirà di una pensione part-time calcolata sulla percentuale di attività lasciata. Questo consentirà al medico anziano di alleggerire il suo impegno lavorativo, e di non affrontare il rebus delle sostituzioni per ferie e malattia, dal momento che i due medici possono sostituirsi a vicenda.
I vantaggi dell’App per i giovani medici
Requisiti e modalità di accesso all’App
Possono scegliere l’App i medici convenzionati in possesso dei requisiti contributivi e di età per la pensione, anche anticipata, con almeno 1.300 assistiti (700 per i pediatri). Gli interessati devono presentare la domanda all’Azienda di appartenenza, insieme alla certificazione rilasciata dall’Enpam relativa al raggiungimento del requisito per accedere alla pensione. Il termine per presentare domanda quest’anno è il 30 aprile.
Chiara Stella Scarano