Partirà a breve la convocazione dei sindacati medici da parte dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro (ccnl) dei 135mila camici bianchi del Servizio sanitario nazionale. Lo sottolinea all’Ansa il presidente dell'Aran Antonio Naddeo, precisando che al momento si attende l'atto di indirizzo delle Regioni. "Attendiamo l'atto di indirizzo, che dovrebbe arrivare a breve. Al momento - spiega Naddeo - è all'esame del ministero dell'Economia e resta da risolvere una questione legata agli incarichi aggiuntivi. Dopo l'atto di indirizzo, entro gennaio convocheremo i sindacati medici e contiamo di arrivare alla firma del contratto entro 2-3 mesi".
Si tratta del rinnovo del ccnl relativo al triennio 2019-2021: "Il contratto è dunque già scaduto, ma i tempi più lunghi per i rinnovi nel Pubblico impiego - rileva Naddeo - sono dovuti a procedure più complesse e questioni legate a problemi di bilancio. Ad ogni modo, i medici del Ssn riceveranno tutti gli arretrati dovuti e non ci sarà una perdita economica".
Il nuovo contratto, precisa inoltre il presidente Aran, "porterà un incremento medio del trattamento economico pari al 4,5%". Quanto al ccnl 2022-2024, "nella legge di Bilancio appena approvata non sono stanziate le risorse per il rinnovo del contratto triennale successivo; sono state però stanziate risorse per 1 miliardo di euro per il 2023 per un acconto una tantum destinato a tutto il Pubblico impiego, in attesa - conclude - del successivo rinnovo contrattuale".