La guerra dei generici. Fimmg proclama lo stato di agitazione. Pronti anche allo sciopero
Medici di famiglia minacciano azioni legali, campagne e anche scioperi contro la norma della spending review che obbliga i medici a indicare il principio attivo nelle ricette. L’annuncio in una lettera inviata al Governo. “Disagi per medici e cittadini. A rischio la salute e anche il rapporto medico paziente”.
01 AGO - Lo aveva
preannunciato nei giorni scorsi e oggi arriva da parte della Fimmg la conferma della proclamazione dello stato di agitazione contro le disposizioni contenute nel decreto legge sulla spending review, approvato ieri dal Senato e ora all’esame della Camera, che obbligano i medici alla prescrizione del principio attivo dei farmaci.
“I medici di medicina generale che questo sindacato rappresenta – scrive il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, in una lettera inviata al presidente del Consiglio e ai ministri competenti - ritengono che tale norma comporti disagi per i medici e i cittadini, gravi rischi di compromissione della qualità dell’assistenza e soprattutto mantenga livelli di responsabilità in capo al medico in presenza di una diminuzione di ruolo. La scelta del prodotto medicinale nella sua piena formulazione è trasferita dal medico al farmacista e la possibilità di esprimere le esigenze terapeutiche specifiche dell’assistito sono subordinate a incombenze burocratiche antistoriche, incoerenti con il sistema nazionale di erogazione dell’assistenza farmaceutica in Italia e con le attività di informatizzazione della prescrizione in corso di realizzazione”.
"I medici di medicina generale – spiega ancora Milillo - dovranno inoltre impegnarsi a educare i cittadini all'uso del proprio diritto di scelta in farmacia, sempre che sia loro consentito, istruendoli sul rapporto rischio/beneficio dell'applicazione di tale norma che, nella sua genericità confusa e non organica con altre leggi, mina le basi del rapporto medico-paziente”.
Per tutte queste ragioni la Fimmg dichiara lo stato di agitazione che, spiega, potrebbe portare ad “intraprendere azioni di lotta sindacale, compreso scioperi, campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, manifestazioni e azioni legali”.
La Fimmg, infine, si associa alla richiesta della Fnomceo, per l’istituzione di un tavolo per il riordino complessivo della materia prescrittiva. “È indispensabile”.
01 agosto 2012
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