Approvata mozione per la sospensione temporanea obbligo di rapporto esclusivo per gli infermieri. Opi Taranto in allerta
“La mozione non risponde ai bisogni della sanità e a quella degli Infermieri. Siamo consapevoli che la grave carenza di Infermieri sta mettendo in ginocchio le strutture residenziali socio-sanitarie, ma non sarà la rimozione temporanea del vincolo di esclusività a risolvere il problema. Necessaria con estrema urgenza riforma organica della sanità” ha dichiarato Volpe presidente dell’Opi Taranto
11 FEB - Il Consiglio regionale ha approvato una mozione che impegna la Regione Puglia a farsi portavoce con il Governo nazionale per la sospensione temporanea dell’obbligo di rapporto esclusivo per gli infermieri che lavorano nel settore pubblico
Per il Presidente dell’
Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Taranto, Pierpaolo Volpe la mozione approvata “non risponde ai bisogni della sanità e a quella degli Infermieri”. Inoltre ha come unico obiettivo quello di colmare la carenza di Infermieri nelle strutture sanitarie e sociosanitarie assistenziali che richiede misure immediate.
“Siamo consapevoli che la grave carenza di Infermieri sta mettendo in ginocchio le strutture residenziali socio-sanitarie, ma non sarà la rimozione temporanea del vincolo di esclusività a risolvere il problema – ha dichiarato – è necessaria, invece, con estrema urgenza una riforma organica della sanità che tenga conto della necessità di evoluzione della sanità post pandemica e del ruolo centrale dell’Infermiere nel sistema sanitario. Gli Infermieri non sono eroi, sono Professionisti sanitari appartenete alla categoria delle Professioni intellettuali con un percorso universitario di alto livello alle spalle. È passato il tempo in cui la figura dell’Infermiere veniva vista come meramente prestazionale – prosegue – oggi l’Infermiere è in grado di agire, così come previsto dal Profilo professionale (D.M. 739/94), nella sfera clinica, educativa e riabilitativa della persona assistita”.
Il vincolo di esclusività del rapporto di lavoro previsto dalla normativa nazionale per tutti i pubblici dipendenti non deve essere rimosso per gli Infermieri in maniera temporanea solo per coprire i “buchi di organico” delle Rsa, ammonisce quindi Volpe, ma deve essere oggetto di una revisione di sistema dove l’Infermiere, con lo sviluppo delle competenze specialistiche avanzate può essere finalmente essere l’anello di svolta per garantire una sanità efficacie ed efficiente dando così finalmente piena attuazione al DM 739/94 “Profilo professionale dell’Infermiere” ed alla legge 251/2000 recante disposizioni in materia di professioni sanitarie.
“Solo cambiando la visione della sanità oggi alcuni compiti meramente prestazionali potranno essere attribuiti agli Oss con formazione complementare, liberando così la Professione infermieristica da alcune catene ne bloccano, anche per ragioni politiche, la definitiva evoluzione professionale. Evoluzione – conclude Volpe – che già la normativa attuale consente e che è già realtà. È solo questione di cambio di paradigma culturale”
11 febbraio 2022
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