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Tumore al seno. Meno recidive con corretti stili di vita. Ma le ex pazienti non si impegnano


07 NOV - Solo l’11% delle donne guarite da un cancro al seno incrementa l’attività fisica, solo il 15% sceglie una dieta più sana. La maggior parte si lasciano la malattia alle spalle e torna alla vita di prima, comportamenti scorretti inclusi. Continuano a fumare, a essere sedentarie e a mangiare troppi grassi e poca frutta e verdura. Eppure, una recente revisione su oltre 60 studi ha dimostrato che le donne con un carcinoma mammario che praticano esercizi a intensità moderata per circa 20 minuti al giorno presentano il 40% in meno di possibilità di cadere in recidiva rispetto a quelle attive per meno di un'ora alla settimana. Lo ricordano gli esperti dell’Aoim, che in occasione del congresso nazionale che si chiude oggi a Bologna tornano a ribadire l’importanza della prevenzione, che “non finisce mai”, come ha affermato Carmelo Iacono, presidente dell’Aiom, sottolineando che “va migliorata a tutti i livelli la cultura sull’importanza degli stili di vita” perché “la metà degli oncologi, dei medici e degli infermieri non parla di questi aspetti con i malati.”

Per raggiungere questo obiettivo, l’Aiom ha pubblicato la prima guida “certificata” sul cancro del seno, già disponibile nelle librerie italiane (Giunti editore). “Grazie a diagnosi sempre più precoci e ai progressi delle terapie oggi sono 520.000 le italiane che hanno vinto la malattia – ha affermato Marco Venturini, presidente entrante Aiom -. Fa meno paura ma non va sottovalutata: è la neoplasia di gran lunga più frequente nel sesso femminile, rappresenta circa il 29% di tutti tumori”.

Nel 2010 nel nostro Paese si stimano 38.286 nuovi casi, una donna ogni 11 è a rischio di ammalarsi nel corso della vita. “Per prevenirla è determinante l’alimentazione – ha spiegato Venturini -: deve essere basata prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non raffinati, legumi e un’ampia varietà di verdure e frutta a ogni pasto, per almeno 5 porzioni al giorno. Bisogna prestare attenzione sempre, ma in particolare in menopausa. Dopo la fine dell’età fertile, l’obesità è responsabile di circa il 20% delle neoplasie e del 50% delle morti dovute a tumori mammari. Non va sottovalutato nemmeno l’alcol: un recentissimo studio pubblicato su Jama ha dimostrato che anche dosi ridotte, da 3 a 6 drink a settimana, possono innalzare il livello di rischio”.
 

07 novembre 2011
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