Covid. Speranza: “Numeri alti in altri Paesi segnalano che la sfida è ancora aperta. Ora occorre aumentare livello vaccinazione”
Il Ministro della Salute: “I numeri che arrivano degli altri Paesi segnalano che il covid è ancora una sfida aperta. C'è ancora bisogno di massima attenzione”. E sulla terza dose: “È un pezzo fondamentale della nostra strategia”
26 OTT - “I numeri che arrivano degli altri Paesi segnalano che il covid è ancora una sfida aperta. C'è ancora bisogno di massima attenzione”, parole del ministro della Salute,
Roberto Speranza, a margine dell'inaugurazione della `Brest unit´ del Policlinico Tor Vergata di Roma.
“In questo momento – ha detto - i numeri in Italia sono migliori rispetto agli altri Paesi europei, ma non dobbiamo considerarci fuori da questa sfida. Bisogna mantenere un alto livello di attenzione. Bisogna aumentare ancora il livello di vaccinazione, che da noi è sicuramente alto perché siamo all'86,5% di prime dosi: è un dato molto significativo, ma dobbiamo farlo crescere. Dobbiamo continuare ancora a lavorare alla terza dose e mantenere le misure precauzionali, a partire dalle mascherine mei luoghi chiusi”.
Speranza ha parlato anche della terza dose senza però annunciare una sua estensione al momento a tutta la popolazione: “La terza dose è un pezzo fondamentale della nostra strategia. Abbiamo dato indicazioni molto chiare: ci si può vaccinare con la terza dose a partire da i 60 anni e, chiaramente, il nostro invito è per tutti a farlo, a partire dal personale sanitario, dalle RSA e tutte le persone che hanno più di 60 anni e per cui siano passati almeno sei mesi dal completamento del ciclo. Penso che questo sia fondamentale per proteggere ancora meglio i nostri concittadini”.
In ogni caso se dovesse essere estesa a tutti non vi sarebbero problemi di forniture: “Non abbiamo problemi di scorte, i vaccini ci sono e siamo in grado di assicurare la terza dose a tutti”.
26 ottobre 2021
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