Sicurezza sul lavoro. Fno Tsrm e Pstrp boccia il decreto fiscale: “Impostazione arcaica da rivedere”
“Le disposizioni previste nell’art. 13 del DL Fiscale rappresentano infatti un salto indietro di decenni rispetto ai risultati che dal 1978, con l’istituzione del SSN e l’impegno nella Prevenzione, sono stati raggiunti in merito alla riduzione degli infortuni, anche mortali, sul lavoro”.
22 OTT - “La Federazione nazionale TSRM e PSTRP e la Commissione di albo nazionale del Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, a cui afferiscono circa 11.000 professionisti della prevenzione, impegnati quotidianamente a salvaguardare la salute dei lavoratori nel settore pubblico e privato e nei servizi di salute e sicurezza sul lavoro dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL/ULSS, esprimono sconcerto per le modifiche introdotte in materia di salute e sicurezza del lavoro introdotti dal decreto fiscale recentemente approvati dal Governo, auspicandone una pronta modifica”, lo sottolinea in una nota la Federazione.
“Le disposizioni previste nell’art. 13 del DL Fiscale – aggiungono - rappresentano infatti un salto indietro di decenni rispetto ai risultati che dal 1978, con l’istituzione del SSN e l’impegno nella Prevenzione, sono stati raggiunti in merito alla riduzione degli infortuni, anche mortali, sul lavoro. Di contro, se da un lato i dati statistici ufficiali attestano in modo inequivocabile una costante diminuzione di questa tipologia di infortuni, dall’altro va considerato come gli stessi rappresentino ancora una situazione emergenziale e drammatica, che esige riforme efficaci ed efficienti a salvaguardia della salute dei cittadini lavoratori”.
“Con queste premesse – prosegue la nota - le modifiche apportate dal Decreto in tema di sicurezza appaiono incomprensibili, anche per la mancanza dei necessari riferimenti alle varie competenze che sono essenziali per il corretto funzionamento del sistema. In aggiunta il Decreto sembra porsi come obiettivo principale la revisione del sistema sanzionatorio, la cui efficacia si è rivelata negli anni quasi nulla, anziché investire in azioni atte a favorire la prevenzione primaria, senza tener conto di tutte le evidenze tecnologiche e scientifiche che in questi anni si sono sviluppate nel mondo del lavoro e della prevenzione. Uno Stato moderno ed una Società civile devono a nostro giudizio investire nell’educazione e nella prevenzione piuttosto che nella pena”.
“Negli ultimi 14 anni abbiamo avuto 15 mila morti sul lavoro e 10 milioni di infortuni, con una media di 700 mila infortuni l'anno. Quest'anno, nei primi 8 mesi, siamo già a 772 morti. La gravità di questi dati richiede interventi urgenti ed organici che non possono prescindere dall’indispensabile coinvolgimento di tutte le parti coinvolte e preposte a garantire la Salute e sicurezza nel mondo del lavoro”, prosegue la Fno Tsrm e Pstrp.
“Auspichiamo, pertanto, che in fase di conversione si proceda con una sostanziale modifica dell’art. 13 del DL Fiscale, rendendoci immediatamente disponibili ad un costruttivo confronto con tutte le parti istituzionali, politiche e professionali coinvolte e interessate ad avviare un reale processo di riforma che persegua in modo efficace e concreto la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”, conclude la nota.
22 ottobre 2021
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