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Sangue. Ridefinito il prezzo di cessione degli emocomponenti dei plasmaderivati prodotti in convenzione


In Conferenza Stato Regioni l’accordo che rivedere i prezzi di cessione dei medicinali prodotti da plasma nazionale in convenzione nonché azioni di incentivazione dell'interscambio tra le aziende sanitarie all'interno della Regione e tra le Regioni. IL TESTO

17 GIU - È all’ordine della Conferenza Stato Regioni il documento che aggiorna l’accordo del 20 ottobre 2015 in merito al prezzo unitario di cessione, tra aziende sanitarie e tra Regioni e Province autonome “delle unità di sangue, dei suoi componenti e dei farmaci plasmaderivati prodotti in convenzione, nonché azioni di incentivazione dell'interscambio tra le aziende sanitarie all'interno della regione e tra le regioni”.
 
Con l’accordo vengono quindi ridefiniti i prezzi unitaria di cessione di emocomponenti (Albumina. Immunoglobuline polivalenti, Fattore VIII e IX, complesso protrombinico, emostatici, ecc) la cui nuova tariffazione scatterà dal 1° gennaio 2022. E la loro revisione potrà avvenire solo con la stipula di un nuovo accordo, fatta però salva la possibilità di effettuare, con le medesime modalità, le modifiche che dovessero rendersi necessarie per garantire economicità, efficienza e sostenibilità del sistema.
L’obiettivo si ricorda è quello dell’autosufficienza nazionale e della valorizzazione del dono del sangue e dei suoi prodotti quale patrimonio strategico di valenza sovraziandale e sovraregionale.
 
Le Regioni acquisiscono in via prioritaria i prodotti medicinali (finiti e semilavorati) individuando anche forme di dispensazione diretta.
Conditio sine da non è che gli emocomponenti siano conformi ai requisiti di qualità e sicurezza definiti per legge. Le tariffe individuate sono uniche a livello nazionale e sono utilizzate per gli scambi tra le regioni e le provincie e le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e non.
 
In base all’accordo le Regioni possono prevedere prezzi inferiori limitatamente agli scambi intra regionali tra strutture pubbliche e private, fatte salve altre modalità intra-regionali di finanziamento della produzione trasfusionale e di gestione delle compensazioni tra strutture sanitarie pubbliche.
 
Nella tariffa di scambio degli emocomponenti non è ricompreso il costo per la loro “movimentazione” che rimane a carico della struttura che li acquista.
 
Si ricorda inoltre che il programma della produzione di plasma da inviare alla lavorazione industriale viene condiviso con le Associazioni e le Federazioni dei donatori di sangue.

 


17 giugno 2021
© Riproduzione riservata
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