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AstraZeneca. Ecco la circolare del Ministero della Salute e il parere del CTS: “Riservato solo agli over 60. Seconda dose con vaccino mRna”


Pubblicata la circolare che recepisce il parere del Comitato tecnico scientifico e che cambia ancora una volta le indicazioni per la somministrazione del vaccino anglo-svedese. Al momento nessuna modifica invece delle indicazioni per l’altro vaccino a vettore virale prodotto dalla Janssen che resta comunque raccomandato per gli over 60. LA CIRCOLARE.

12 GIU - “Alla luce delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico il vaccino Vaxzevria viene somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni (ciclo completo). Per le persone che hanno ricevuto la prima dose di tale vaccino e sono al di sotto dei 60 anni di età, il ciclo deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRNA (Comirnaty o Moderna), da somministrare ad una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose”.
 
Pronta e inviata a Regioni, Società scientifiche, Ordini e altre istituzioni interessate alla campagna di vaccinazione anti Covid, la nuova circolare del ministero della Salute annunciata ieri pomeriggio dal ministro Speranza che cambia ancora una volta le indicazioni sulla somministrazione del vaccino di AstraZeneca.
 
Il parere del CTS
La circolare si basa sul parere del Comitato tecnico scientifico (CTS) che sottolinea come “il cambiamento di scenario epidemiologico in considerazione del basso livello di circolazione virale e della prevalente disponibilità di vaccini a mRNA, tenuto conto del principio di massima cautela e del principio di equità che richiede di assicurare a tutti i soggetti pari condizioni nel bilanciamento benefici/rischi, consente di attualizzare le indicazioni vigenti, e, pur rimandando alla competenza e responsabilità delle Autorità amministrative a ciò preposte, di rafforzare la raccomandazione per l’uso della prima dose del vaccino Vaxzevria nei soggetti di età superiore a sessanta anni, nei quali il beneficio derivante dalla vaccinazione supera i potenziali rischi collegati allo sviluppo di fenomeni VITT associati alla vaccinazione”.
 
La seconda dose
Lo stesso parere, per quanto riguarda la seconda dose di AstraZeneca, sottolinea che “è raccomandato continuare la somministrazione con il vaccino Vaxzevria per i soggetti di età superiore a sessanta anni. Sotto i sessant’anni di età, pur essendo i fenomeni trombotici assai meno frequentemente associabili alla somministrazione della seconda dose, in ottemperanza a un principio di massima cautela ispirato a prevenire l’insorgenza di fenomeni VITT in soggetti a rischio estremamente basso di sviluppare patologia COVID-19 grave, nonché in ottemperanza del principio di equo trattamento sopra richiamato, si ritiene raccomandabile l’utilizzo di un vaccino a mRNA nei soggetti di età inferiore ai 60 anni”.
 
Il CTS specifica poi che “la somministrazione della seconda dose a mRNA dovrebbe avvenire – sulla base di studi disponibili – a una distanza compresa tra le 8 e le 12 settimane dalla somministrazione della prima dose di Vaxzevria”.
 
Per il vaccino Janssen resta raccomandazione per over 60
Il CTS ha chiarito anche la sua posizione sull’altro vaccino a vettore virale, quello fabbricato da Janssen (J&J) sottolineando che “pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino Vaxzevria e il vaccino Janssen, per quanto riguarda sia le piattaforme che la tipologia di eventi tromboembolici riportati nella letteratura, lo stato attuale delle conoscenze (che fanno propendere per un rischio associato all’adenovirus), il numero di poco superiore al milione di dosi a oggi somministrate nel Paese e la rarità, anche in ambito Europeo, delle segnalazioni di VITT a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen, connotato dal vantaggio della singola somministrazione, peculiarità che può risultare di particolare beneficio in determinate categorie di popolazione”.
 
Il vaccino Janssen – ricorda quindi il CTS - viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla CTS di AIFA, per soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione ed in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente”.
 
Open day nel rispetto delle fasce di età
E infine anche un richiamo alle Regioni per gli Oped Day: “Il CTS raccomanda che le Regioni ogniqualvolta promuovano eventi Open Day che sensibilizzano alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2, rispettino le indicazioni per fasce d’età, rendendo quanto più possibile l’approccio alla vaccinazione omogeneo sul territorio nazionale”.

12 giugno 2021
© Riproduzione riservata
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