Covid. Al Ministero della Salute sottoscritto accordo tra Interno e Inmp per monitoraggio immigrati
La validità dell’accordo è per l’intera durata dello stato di emergenza e prevede l’organizzazione e la gestione di strumenti informativi che consentano di affrontare nel migliore dei modi la diffusione del virus nelle strutture di accoglienza e di adottare le principali misure di prevenzione e mitigazione dell’epidemia. Zampa: “Strumento utile per la conoscenza della diffusione del Coronavirus nelle strutture di accoglienza”. IL TESTO DELL'ACCORDO
22 DIC - Oggi, presso il Ministero della Salute e alla presenza della Sottosegretaria di Stato alla Salute, On.le
Sandra Zampa, è stato sottoscritto l’Accordo di collaborazione tra il Dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno e l’Istituto Nazionale per la promozione delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (INMP) relativo alla salute delle persone ospitate nel sistema di accoglienza per migranti nel corso della pandemia di COVID-19.
“Tale Accordo rientra in un quadro più ampio di collaborazione inter-istituzionale tra il Dipartimento delle libertà civili e dell’immigrazione e l’INMP e rappresenta certamente uno strumento utile per la conoscenza della diffusione del Coronavirus nelle strutture di accoglienza” – ha dichiarato la Sottosegretaria Zampa.
La validità dell’accordo è per l’intera durata dello stato di emergenza nazionale e prevede l’organizzazione e la gestione di strumenti informativi che consentano di affrontare nel migliore dei modi la diffusione del virus nelle strutture di accoglienza e di adottare le principali misure di prevenzione e mitigazione dell’epidemia. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso il completamento, al 31 dicembre 2020, dell’Indagine nazionale sulla diffusione del contagio nell’ambito delle strutture facenti parte del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati condotta da INMP tra l’11 maggio e il 12 giugno 2020; attraverso la ricognizione trimestrale dell’attuazione, all’interno delle strutture di accoglienza, delle “Indicazioni operative ad interim per la gestione di strutture con persone ad elevata fragilità e marginalità socio-sanitaria nel quadro dell’epidemia di COVID-19”, pubblicate dall’INMP nel luglio 2020 e aggiornate nell’ottobre 2020; infine, attraverso il tracciamento dei nuovi casi di positività al SARS-CoV-2 nelle strutture del sistema di accoglienza.
“Tali strumenti supporteranno le Prefetture, il Servizio centrale dell’ANCI e il Dipartimento delle libertà civili, ciascuno per le proprie competenze istituzionali, a conoscere l’effettivo impatto della pandemia nel sistema di accoglienza per migranti, con specifici elementi utili a comprendere lo sforzo che il sistema medesimo sta compiendo nell’adeguamento agli standard definiti delle indicazioni operative ad interim” - ha spiegato il Prefetto
Michele di Bari, Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione.
“Gli strumenti informativi oggetto dell’Accordo, tra cui il flusso corrente dei nuovi casi, apporteranno evidenze su una stratificazione di popolazione cui spesso gli organi di informazione si riferiscono senza disporre di dati di conoscenza solidi e il completamento dell’indagine nazionale dei casi nel sistema di accoglienza fornirà una conoscenza dettagliata del fenomeno epidemico nelle cosiddette fasi uno e due della pandemia” – ha informato la Dottoressa
Concetta Mirisola, Direttore Generale INMP.
“Mi auguro che tale Accordo, oltre a fornire informazioni epidemiologiche aggiornate e scientificamente qualificate al Ministero della Salute e alla comunità scientifica, contribuisca a determinare un miglioramento della qualità dell’informazione pubblica, determinante essenziale della corretta narrazione del fenomeno” – ha concluso Zampa.
I tre citati strumenti informativi saranno disponibili agli enti gestori sulla piattaforma predisposta dall’INMP a partire dal 4 gennaio 2021.
La sottoscrizione dell’Accordo testimonia il rafforzamento della collaborazione tra il Dipartimento e l’INMP finalizzata al miglioramento della presa in carico della salute delle persone con particolare marginalità socio-sanitaria, in aggiunta ad altri momenti di co-progettualità che includono i minori stranieri non accompagnati e le persone con particolare fragilità psichica.
22 dicembre 2020
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