Nadef. “Riduzione liste di attesa, integrazione socio-sanitaria e più contratti di specialisitca”. Il parere della Commissione Affari Sociali
Tra le osservazioni inserite dalla XII commissione, colmare la carenza di personale delle professioni sanitarie, infermieristiche e tecniche. Prevedere misure di sostegno economico per le strutture residenziali e semiresidenziali in previsione dell'emergenza Covid. Potenziare le cure palliative. Realizzare un piano strategico di investimenti per la ricerca in campo sanitario.
14 OTT - Puntare sulla promozione della prevenzione e l'abbattimento delle liste d'attesa. Colmare l'attuale carenza delle professioni sanitarie, infermieristiche e tecniche, incrementando anche i contratti di formazione specialistica e in medicina generale. Migliorare l'integrazione socio-sanitaria. Investire nelle strutture residenziali e semiresidenziali in previsione dell'emergenza Covid. Potenziare le cure palliative. Realizzare un piano strategico di investimenti per la ricerca in campo sanitario.
Questo, in sintesi, quanto richiesto dalla Commissione Affari Sociali nelle osservazioni al parere favorevole votato ieri sulla Nota di aggiornamento al Def.
Di seguito le osservazioni al Nadef approvate ieri dalla XII Commissione:
a) inserire, oltre agli obiettivi già richiamati nel documento in oggetto, gli ulteriori obiettivi della riduzione della lista d'attesa, della promozione della prevenzione nonché della realizzazione di un'integrazione tra le politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali, volta a favorire un'effettiva integrazione dei servizi offerti e un maggior sostegno alla domiciliarità dei pazienti cronici, fragili e non autosufficienti, anche attraverso il ricorso a strumenti innovativi quale il budget di salute;
b) prevedere misure di sostegno economico per le strutture residenziali e semiresidenziali, accreditate e contrattualizzate con il Servizio sanitario nazionale, per persone anziane, fragili o con disabilità, in considerazione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, anche a garanzia degli standard di sicurezza nonché della tutela dei lavoratori che operano presso tali strutture;
c) prevedere misure volte a incrementare e stabilizzare i contratti di formazione specialistica e in medicina generale nonché a colmare la carenza di personale delle professioni sanitarie, infermieristiche e tecniche;
d) contemplare l'adozione di misure per potenziare la rete delle cure palliative, assicurando piena attuazione alla legge n. 38 del 2010 e garantendo prestazioni omogenee in tutto il territorio nazionale, anche alla luce della recente tragica esperienza scaturita dall'epidemia da Covid-19 e dalla sempre maggiore diffusione delle malattie croniche degenerative;
e) prevedere, nell'ambito della ricerca in campo sanitario, la creazione di un piano strategico di investimenti, che consenta di dotarsi di strutture idonee ad operare in modo rapido e flessibile, utilizzando anche le collaborazioni con le università, con particolare riferimento alla ricerca nel campo delle malattie rare e oncologiche.
14 ottobre 2020
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