Agopuntura. Balduzzi: “Promuoverò forum. È tempo di fare di più”
“Occorre passare da una strategia dell'attenzione ad un vero e proprio piano che sottolinei al meglio il carattere complementare, ma non marginalizzato, della medicina integrativa”. Lo ha detto il ministro della Salute annunciando, per il 2012, l'organizzazione di un forum sulla materia.
01 MAR - “Almeno sull'agopuntura è tempo di fare qualcosa di più”. Ad affermarlo è stato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, rispondendo a un’interrogazione in Aula alla Camera. Per Balduzzi, infatti è tempo di “passare da quella una strategia dell'attenzione ad un vero e proprio piano che sottolinei al meglio il carattere complementare, ma non marginalizzato, della medicina integrativa”.
Il ministro ha poi sottolineato come già da anni siano in atto azioni “volte a migliorare i processi valutativi di queste terapie e di queste tecniche”, mentre la conferenza dei presidi dei corsi di laurea delle facoltà di medicina ha dedicato una giornata proprio al problema di come inserire dentro il corso di studi della formazione medica questa problematica.
Ecco il testo integrale della risposta di Balduzzi all’interrogazione sulle iniziative del minister4o per la disciplina e la diffusione della terapia dell'agopuntura.
“Signor Presidente, come gli onorevoli interpellanti sanno, il nostro ordinamento ha sviluppato nel tempo quella che chiamerei una strategia dell'attenzione nei confronti di queste medicine. Cosa si sta facendo e si è fatto? Noi abbiamo certamente in atto una serie di azioni volte a migliorare i processi valutativi di queste terapie e di queste tecniche, sulla linea evidentemente di quanto si è fatto e si fa per i farmaci. Sotto il profilo formativo, è dal 2000 che il Ministero della salute, insieme al Ministero dell'università, ha elaborato delle linee guida per il master in medicina tradizionale cinese. Nel corso del decennio, ci sono state alcune importanti iniziative universitarie in materia, e ci sono ancora.
Recentemente, la conferenza dei presidi dei corsi di laurea delle facoltà di medicina ha dedicato una giornata proprio al problema di come inserire dentro il corso di studi della formazione medica questa problematica. Le conclusioni di questa giornata sono abbastanza interessanti, perché - pur prendendo atto della mancanza ancora di una sufficiente evidenza scientifica in generale sulla generalità di queste tecniche e, quindi, della impossibilità da questo punto di prevedere nei curriculum dei corsi di laurea in medicina appositi corsi professionalizzanti - è stata sottolineata - credo che anche il Ministero di questo non possa che prendere atto positivamente - l'importanza di una informazione corretta nei corsi di laurea in medicina, in particolare nella fase finale del corso di laurea stesso in ordine alle CAM, ovvero alla medicina alternativa e complementare.
A tutto questo aggiungiamo evidentemente, come ho accennato all'inizio, l'esistenza di studi controllati sull'agopuntura, volti a verificarne, come l'onorevole interpellante sottolineava, non soltanto la tradizionale funzione della terapia del dolore, ma anche a funzioni ulteriori. Ancora recentemente, all'interno dell'università di Firenze è stato sviluppato un percorso volto a verificare la possibilità di utilizzare l'agopuntura in un terreno apparentemente molto nuovo: quello dell'infertilità. Quindi, esiste tutta una strategia dell'attenzione, per così dire, che il nostro ordinamento a vari livelli ha sviluppato e sviluppa.
Rispetto a questa strategia personalmente, come Ministro pro tempore promuoverò - l'occasione per annunciarlo è proprio questa risposta all'interpellanza - nel corso del 2012 un apposito forum per fare il punto, d'intesa naturalmente con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con le regioni, sulla situazione, così da passare da quella che l'inizio ho chiamato una strategia dell'attenzione ad un vero e proprio piano che sottolinei al meglio il carattere complementare, ma non marginalizzato, della medicina integrativa. Per sintetizzare, in conclusione, signor Presidente, onorevole interpellante, almeno sull'agopuntura è tempo di fare qualcosa di più della strategia dell'attenzione”.
01 marzo 2012
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