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Prescrizione farmaci. Sileri incontra medici e cittadini: “Alleanza medico-paziente efiducia in istituzioni torni ad essere forte”


Confronto oggi tra il presidente della commissione Igiene e Sanità e i medici delle società professionali e scientifiche insieme ai rappresentanti dei cittadini, con l’obiettivo di fare chiarezza sulle prescrizioni dei farmaci in Italia dopo le polemiche seguite alla dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi durante la presentazione del Rapporto Osmed.

30 LUG - “Ringraziamo il Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, per aver voluto questa mattina riunire i medici delle società professionali e scientifiche insieme ai rappresentanti dei cittadini, con l’obiettivo di fare chiarezza sulle prescrizioni dei farmaci in Italia. Obiettivo pienamente raggiunto, e non poteva essere altrimenti: noi siamo i medici dei cittadini. Lo siamo quando esercitiamo la nostra Professione, perché l’Alleanza terapeutica, la relazione di fiducia biunivoca tra medico e paziente, è non solo il presupposto essenziale di ogni atto medico, della diagnosi, della prescrizione, ma anche il volano che potenzia l’efficacia della terapia. Lo siamo quando prestiamo la nostra attività negli Ordini, nelle Associazioni professionali e nelle società scientifiche, perché non è allo Stato che dobbiamo render conto ma al cittadino, che, in un regime democratico, ci affida la tutela dei suoi diritti: quello alla salute, all’uguaglianza, quelli inviolabili dell’uomo. Lo siamo persino nella nostra vita privata, perché il Codice regola anche i comportamenti assunti fuori dall’esercizio professionale, se incidono sull’onore e il decoro della professione, ed è attraverso la tutela della buona professione che i nostri Ordini tutelano la salute dei cittadini”.
 
Così il Segretario della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Roberto Monaco, commenta l’incontro avvenuto questa mattina a Roma, presso la XII Commissione del Senato, tra Senior Italia- Federanziani e i rappresentanti della stessa Fnomceo, dei Sindacati medici e delle società scientifiche. Un incontro fortemente voluto da Sileri per fare chiarezza, dopo che Federanziani si era mostrata preoccupata da alcune dichiarazioni rilasciate in occasione della presentazione del rapporto Osmed, sull’uso dei farmaci in Italia, e che mettevano in dubbio l’appropriatezza di alcune prescrizioni.

“Un grazie particolare va ai colleghi delle Società scientifiche, che hanno saputo dare una chiave di lettura dei dati che deriva dalla sinergia tra le competenze scientifiche e quelle cliniche, e che ha convinto i cittadini - continua Monaco -; un grazie ai cittadini stessi, che hanno riconfermato la fiducia nei medici; un grazie, infine, ai Sindacati, che si sono aperti all’ascolto, per rafforzare sempre più il rapporto con i pazienti”.

“L’incontro di oggi è la prova che non si può parlare di prescrizione senza coinvolgere i medici - conclude il Segretario Fnomceo -. Come ben evidenzia il Codice deontologico, la prescrizione è infatti una diretta, specifica, esclusiva e non delegabile competenza del medico, impegna la sua autonomia e responsabilità e deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico. Chiediamo dunque, ancora una volta, che la Fnomceo sia chiamata a sedere ai tavoli dell’Aifa sulla materia”.
 
“Oggi ho organizzato un incontro presso la Commissione Igiene e Sanità del Senato con l'obiettivo di rinsaldare il dialogo tra le associazioni. Un dialogo che non dovrebbe mai venire meno tra pazienti, società scientifiche e mediche così come non dovrebbe mai venir meno la fiducia dei pazienti per i medici e per le istituzioni". Così, in una nota, il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, del MoVimento 5 Stelle. 

"Continuerò a promuovere incontri di questo tipo - prosegue - nella speranza che l'alleanza medico-paziente e la fiducia nelle istituzioni torni ad essere forte. Il nostro governo sta lavorando nell'interesse dei pazienti e dei cittadini e l'incontro di oggi ne è ulteriore prova".
“Un incontro fattivo, tempestivo ed efficace, che evidenzia la sensibilità del senatore Sileri su temi di grande importanza per la salute dei cittadini. Temi sui quali è importante fare presto chiarezza viste le preoccupazioni nate tra i nostri assistiti per le polemiche innescate da una visione economicistica e semplicistica sulle posizioni espresse nella presentazione dei dati OSMED da parte di AIFA e dei cosiddetti esperti”. Ha affermato il Segretario Generale FIMMG Silvestro Scotti.
“Già per il mese di settembre – dice Scotti - è stato previsto un secondo incontro che coinvolgerà anche AIFA. Come FIMMG abbiamo richiesto che vi sia una raccolta dei dati SOGEI sulle nostre prescrizioni che dimostri chiaramente se sono i cittadini a scegliere il farmaco cosiddetto “di marca” e se i medici mantengono la loro responsabilità di indirizzo finalizzata solo all’interesse del paziente, e non a imposizioni prescrittive sottese a non far sostituire i farmaci senza motivazioni professionale o peggio con motivi in contrasto con la deontologia. Solo con questi dati potremo parlare di fatti”.
 
“Su questo tema  - continua Scotti - esistono una serie di questioni che ai medici sono ben note e che andrebbero risolte per aiutare i pazienti a non entrare in confusione, dovendosi riferire non più ai nomi dei farmaci bensì delle molecole e con scatolette tutte uguali anche se contenenti farmaci diversi, con la conseguente difficoltà di pazienti anziani o badanti stranieri nella gestione della corretta adesione terapeutica. Parliamo del cosiddetto rischio connesso ai farmaci detti LASA (Look Alice, Sound Alike), conosciuti anche come farmaci sosia, vale a dire quei farmaci che possono essere facilmente confusi con altri per una notevole somiglianza grafica della scatola o fonetica del nome. Su questo tema nel 2010 era stato lanciato un interessante progetto di sorveglianza da parte del ministero della Salute con la pubblicazione di un documento a cui aveva partecipato anche l’esperto di AIFA, del quale però non si è saputo più nulla, a mio avviso colpevolmente, visto che in questi 9 anni la quota di popolazione anziana e con più patologie è aumentata esponenzialmente. Anche su questo progetto, dopo 9 anni di silenzio, il Senatore Sileri si è detto disponibile a verificare le disponibilità del Ministero dalla Salute a riproporre attenzione su questo rischio da considerare tra le cause di una minore penetrazione della scelta degli equivalenti da parte dei cittadini italiani. Abbiamo ricordato al Senatore che i nostri pazienti ancora oggi vengono a richiederci la prescrizione dei farmaci nella scatoletta blu piuttosto che rossa, figuriamoci se gli cambiano continuamente le scatole o piuttosto gliele forniamo tutte uguali”.
 

All’incontro era presente anche Walter Artibani, segretario generale della Società italiana di urologia che ha ribadito “l’importanza e l'appropriatezza delle prescrizioni farmacologiche in base alle evidenze e alle raccomandazioni presenti nelle linee guida societarie e che sono la condivisione delle linee guida della EAU (European Association of Urology) ad oggi utilizzate in gran parte del mondo. Inoltre promuove anche l’aderenza alla terapia da parte dei pazienti ogniqualvolta utile e necessario”.
 
“D'altro canto – ha sottolineato - se la medicina fosse solo una scienza esatta, il ruolo del medico e dello specialista sarebbe marginale. Non si può sottacere il fatto che le conoscenze scientifiche cambiano oggi con rapidità ben maggiore rispetto al passato e che  ogni nuova conoscenza ha valore perché genera ipotesi di ricerca per nuove conoscenze che mettano in discussione o meglio elaborino il punto di partenza”.
 
“Ciò – per Artibani - introduce da un lato il pericolo costante di semplificare messaggi e conclusioni (tanto più in un'era di messaggi mediatici incontrollati), dall'altro la necessità di un continuo aggiornamento”
 
“Riteniamo sia compito delle Istituzioni, delle società scientifiche insieme con le associazioni pazienti di promuovere la cultura della conoscenza, che è fatta di accurato approfondimento e verifica di ogni messaggio, soprattutto quando il messaggio segue la moda attuale per cui -usando un aforisma datato- fa più rumore un singolo albero che casca che una foresta che cresce”, ha concluso.


30 luglio 2019
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