Defibrillatori. Più tempo alle PA: obbligo di installazione entro il 31 dicembre 2025. Gli emendamenti approvati dalla Affari Sociali
Il programma previsto dallo stesso emendamento dei relatori, è accompagnato da misure volte alla promozione della cultura del soccorso attraverso la formazione da svolgere in ambito scolastico. In questo quadro, il testo in esame indica le scuole e le università come luoghi prioritari di installazione dei defibrillatori. Un ulteriore tassello è rappresentato dalla previsione di installare defibrillatori negli scali aerei, ferroviari marittimi e sui mezzi di trasporto. EMENDAMENTI
17 LUG - Presentate 46 proposte emendative in Commissione Affari Sociali al
disegno di legge in tema di defibrillatori. Di queste, 17 sono state ieri approvate dai deputati della XII Commissione. Tra queste, un emendamento dei relatori ha concesso un arco temporale più ampio diffusione capillare dei defibrillatori. Le Pubbliche Amministrazioni saranno obbligate a completare le installazioni, non più entro il 2022, ma entro il 31 dicembre 2025.
Come spiegato da uno dei relatori,
Giorgio Mulè (FI), il programma previsto dallo stesso emendamento è accompagnato da misure volte alla promozione della cultura del soccorso attraverso la formazione da svolgere in ambito scolastico. In questo quadro, il testo in esame indica le scuole e le università come luoghi prioritari di installazione dei defibrillatori. Un ulteriore tassello è rappresentato dalla previsione di installare defibrillatori negli scali aerei, ferroviari marittimi e sui mezzi di trasporto.
Queste ultime disposizioni sono state sposate dall'articolo 1 all'articolo 4, "questa diversa collocazione nel testo si è resa opportuno al fine di meglio precisare che i finanziamenti recati dall'articolo 1 (4 milioni euro per il 2020 e 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022) si riferiscono esclusivamente all'installazione di defibrillatori negli uffici pubblici", ha spiegato Mulè.
Da segnalare anche un piccolo scontro interno alla maggioranza. Paolo Tirimani (Lega), nel suo intervento, ha segnalato come il gruppo della Lega non abbia presentato propri emendamenti attenendosi a quanto si era convenuto informalmente in sede di Comitato ristretto, ha dunque apprezzamento per il fatto che i relatori abbiano invitato al ritiro i presentatori di numerose proposte emendative che avrebbero ampliato il perimetro del provvedimento in esame. Tuttavia, il deputato leghista ha poi manifestato "le perplessità del suo gruppo" in relazione al fatto che gli emendamenti che recano alcune correzioni di natura prevalentemente tecnica al testo siano stati presentati con la sola firma di deputati appartenenti al Movimento 5 Stelle, invitando a "non reiterare in futuro comportamenti analoghi".
Giovanni Rodriquez
17 luglio 2019
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