Università. Tuzi (M5S): “Cambia il sistema della formazione medica”
"Quello del Governo del Movimento 5 Stelle è in assoluto il concorso alle scuole di specializzazione di area sanitaria con il più alto numero di borse stanziate! Ora non resta che continuare a lavorare all’importante riforma che mira al riordino dell’ordinamento medico; che svecchia un sistema ormai incancrenito". Così il relatore della proposta di legge a prima firma D’Uva sulla revisione delle modalità di accesso ai corsi universitari.
03 MAG - “Pubblicati ieri il
bando di ammissione dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria e l’art.12 del Dl 35/2019, secondo cui il termine previsto dall’art. 7 comma 2 del decreto Fedeli decorre dalla sessione di esame del mese di luglio 2021. Due risultati importantissimi per i medici. Quello del Governo del Movimento 5 Stelle è in assoluto il concorso con il più alto numero di borse stanziate! Tutti inoltre attendevano con ansia notizie circa l’ esame di abilitazione medica e dopo un lavoro importante con i Ministeri, sono felice sia passato il mio emendamento, grazie al quale il Decreto Fedeli non troverà applicazione all’esame di abilitazione di Luglio 2019; saranno, infatti, applicate le vecchie modalità previste dal decreto ministeriale 445/2001”, afferma
Manuel Tuzi, relatore della proposta di legge a prima firma D’Uva sulla revisione delle modalità di accesso ai corsi universitari.
“Non è stato facile ma grazie ad un duro lavoro, all’impegno delle associazioni e dei ministri competenti abbiamo evitato che dei giovani medici finissero per fare da cavia ad nuova modalità di esame, che non garantiva le tempistiche per un’adeguata preparazione. Avevamo fatto una promessa ai medici italiani e l’abbiamo mantenuta! - prosegue Tuzi - Ma non basta, non c’è due senza tre, grazie al lavoro egregio del Ministro Grillo e dei tecnici ci sono fino a 3000 posti in più che saranno oggetto di bandi per MMG per i prossimi 3 anni! Questi risultati dimostrano che se c’è volontà politica di cambiare un sistema, lo si può fare. Ben 4800 posti in più, in una sola annata, non si erano mai visti! Altro che tagli, si torna ad investire sulla formazione medica!”.
“Ora non resta che continuare a lavorare all’importante riforma che mira al riordino dell’ordinamento medico; che svecchia un sistema ormai incancrenito. Si riparte con il contratto di formazione/lavoro che sarà il cuore della riforma. I medici devono tornare protagonisti del loro percorso formativo! Invito, pertanto, le associazioni a continuare a collaborare per realizzare insieme a noi a questo ambizioso progetto”, conclude Tuzi.
03 maggio 2019
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