Sperimentazioni cliniche. Petrini (Iss): “Un’occasione non completamente colta”
Audizione in commissione Affari sociali sul Decreto legislativo per l’attuazione dell’art.1 della Legge Lorenzin per il Vicepresidente del Centro di Coordinamento Nazionale dei Comitati Etici. “È auspicabile che il decreto del Ministro della Salute che, in base all’atto ora in esame, si dovrà adottare entro il 31 ottobre 2019, favorisca le sperimentazioni senza scopo di lucro”. IL TESTO INTEGRALE DELL’AUDIZIONE
27 MAR - “Le delega data al Governo dall’art. 1 della legge 11 gennaio 2018, n. 3, può essere un’occasione efficace per favorire la sperimentazione clinica in Italia. Forse, con lo schema di decreto ora in esame, l’occasione non è stata completamente colta”. È quanto ha affermato
Carlo Petrini, Direttore dell’Unità di Bioetica e Presidente del Comitato Etico, Istituto Superiore di Sanità e Vicepresidente del Centro di Coordinamento Nazionale dei Comitati Etici, in audizione in commissione Affari sociali nell’ambito della discussione sul Decreto legislativo per l’attuazione dell’art.1 della Legge Lorenzin.
Per Petrini “è auspicabile che il decreto del Ministro della Salute che, in base all’atto ora in esame, si dovrà adottare entro il 31 ottobre 2019, favorisca le sperimentazioni senza scopo di lucro finalizzate al miglioramento della pratica clinica anche semplificando le procedure per la valutazione presso i comitati etici”.
“Il governo - ha poi evidenziato - ha scelto, con lo schema di decreto legislativo, di non attuare alcuni criteri di delega, e in particolare i criteri alle lettere a), b), d), e), g), i), l) e m) dell’art. 1, comma 2, della legge 11 gennaio 2018, n. 3. Molto, quindi, è ancora incompiuto. Per esempio, la mancata attuazione della lettera e) alimenta incertezze circa i compiti del “Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici territoriali per le sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano e sui dispositivi medici”: non essendo stata operata, mediante decreto, la semplificazione degli adempimenti per la presentazione di domanda per il parere del comitato etico, si potrebbe ritenere che si attenda un intervento dal Centro. Tuttavia, esso non ha un mandato in tal senso”.
27 marzo 2019
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