Anteprima. La salute diventa materia di insegnamento “trasversale” in tutte le scuole. Intesa Salute-Miur alla Stato Regioni di giovedì. Grillo: “Fin dall’infanzia sia promossa una cultura scientifica ed evidence-based”
Sembra vicina la possibilità che nelle scuole italiane la salute possa diventare protagonista di un approccio trasversale di insegnamento in linea con gli indirizzi dell'Oms e attraverso un’alleanza tra Scuola e sistema Sanitario, tenendo conto "degli obiettivi, dei soggetti, delle risorse, dei saperi umanistici e scientifici e delle relazioni che li legano". La svolta sta nell'adesione a quello che viene definito "Approccio scolastico globale" dove la salute sarà tema comune nelle varie materie con il contestuale inserimento dei temi di salute nei curricula scolastici. IL DOCUMENTO.
15 GEN - La Scuola è un ambiente privilegiato per attivare politiche di promozione del benessere della collettività, è un interlocutore stabile per i giovani e, per loro tramite e grazie ai docenti, rende possibile la partecipazione delle famiglie a percorsi informativi e formativi.
Questi i presupposti su cui si basa il documento meso a punto da Ministero della Salute e Miur su “Indirizzi di ‘policy’ integrate per la Scuola che Promuove Salute” all’esame della Stato-Regioni del 17 gennaio.
Per sviluppare promozione della salute e benessere nella scuola, la strategia proposta dai due ministeri si basa su un’alleanza tra Scuola e sistema Sanitario, "tenendo conto degli obiettivi, dei soggetti, delle risorse, dei saperi umanistici e scientifici, e delle relazioni che li legano, direzionando gli sforzi verso la co-progettazione e la co-costruzione di ambienti educativi sfidanti, accoglienti e innovativi".
Nel pianificare il proprio processo di miglioramento, si legge nel documento, una Scuola che promuove salute deve adottare un approccio globale rivolto a tutti gli studenti, alle loro famiglie, al personale docente e non, per sviluppare le competenze individuali di tutti i componenti della comunità scolastica e a migliorarne l'ambiente fisico e sociale, aprendosi al territorio e rafforzando la collaborazione con la comunità locale.
Il punto di incontro tra la mission della scuola e la mission delle istituzioni a tutela della salute è nell'esigenza di aumentare nei giovani abilità spendibili nei vari ambiti e contesti: la scuola è chiamata a sviluppare negli studenti le competenze chiave per la cittadinanza; le istituzioni per la tutela de1la salute sono chiamate a promuovere nei giovani la capacità di mantenere un adeguato livello di benessere psico-fisico.
E per farlo è necessario, secondo il documento:
- strutturare tra "Scuola" e "Salute" un percorso congiunto e continuativo di medio e lungo termine, rendendo sinergici obiettivi e programmi riguardanti la salute e il benessere, che rispondano a criteri di efficacia e appropriatezza e che garantiscono continuità e sostenibilità;
- includere formalmente la promozione della salute, il benessere e la cultura della sicurezza e della legalità all'interno del sistema educativo di istruzione e formazione, attraverso i piani triennali dell'offerta formativa (PON, Legge 107/2015), con una visione integrata, continuativa e a medio/lungo termine, secondo i principi dell’azione intersettoriale e della pianificazione partecipata, in coerenza con le norme e i programmi nazionali;
- sostenere la diffusione dell"'Approccio scolastico globale", raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla base delle principali evidenze scientifiche, che persegue obiettivi educativi, di salute, di sostenibilità ed equità, mediante una pianificazione governata e sviluppata da ciascuna Istituzione scolastica, che interviene contestualmente su tutti gli aspetti della vita della scuola: promozione di competenze individuali e capacità d'azione; miglioramento dell'ambiente fisico e organizzativo; miglioramento dell'ambiente sociale; collaborazione con la comunità locale; raccordo con i Servizi sanitari;
- inserire i temi della salute nei curricula scolastici come un percorso di educazione trasversale a tutte le discipline, prevalenti o concorrenti allo sviluppo di una o più competenze chiave che orienta le progettualità, superando le barriere tra le discipline, tenendo presentì anche gli elementi "impliciti" del curricolo (organizzazione dell'ambiente di apprendimento, tempi, spazi, articolazione dei gruppi e definizione dei ruoli, etc.), per dotare ogni studente di competenze di base e life skill;
- promuovere la diffusione di programmi dì intervento che puntino a costruire nelle Scuole un know-how che non si esaurisca nell'ambito temporale e gestionale di un anno scolastico, che privilegino un approccio metodologico inclusivo e proattivo e utilizzino al meglio le potenzialità educative e formative proprie del contesto scolastico, anche in raccordo con la comunità locale, per facilitare l'apprendimento sociale correlato a comportamenti protettivi orientati alla salute e alla promozione della cultura del benessere;
- sviluppare, razionalizzare e diffondere modelli educativi orientati a metodologie validate dalla letteratura scientifica per promuovere la costruzione di responsabilità individuali e collettive "di cittadinanza" e in tema di salute e benessere - anche superando differenze dì genere, culturali e sociali - quali life skill e peer education;
- attivare una azione di governance integrata intersistemica, a livello nazionale e regionale, degli interventi in tema di salute proposti alle Scuole da soggetti pubblici e privati, formulando criteri condivisi di riferimento, al fine di sostenere un processo di orientamento dell'offerta coerente all' "Approccio scolastico globale" della Scuola che promuove salute;
- condividere strumenti di raccolta documentale di azioni realizzate dalle Scuole in coerenza a principi ed indirizzi enunciati nel presente documento, per monitorare il processo attivato e contribuire a diffondere la conoscenza su "Buone Pratiche" trasferibili, secondo criteri condivisi.
“È finalmente tempo di promuovere nelle scuole una corretta educazione ai temi della salute”. Ha dichiarato a
Quotidiano Sanità, il Ministro della Salute,
Giulia Grillo.
“Questo provvedimento – ha detto - sancisce la necessaria alleanza tra sistema sanitario e sistema educativo che può essere la prima concreta barriera contro la cattiva informazione e la diffusione di fake news. L’educazione ai corretti stili di vita è un elemento indispensabile perché fin dall’infanzia sia promossa una cultura scientifica ed evidence-based, in linea con gli indirizzi stabiliti dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Le linee guida integrate per le scuole italiane sono state definite dalla nostra direzione generale della Prevenzione in accordo con il Ministero dell’Università e della Ricerca e proposte alla Commissione salute e alla Conferenza Stato-Regioni perché si possa finalmente portare un approccio innovativo all’educazione dei ragazzi”.
15 gennaio 2019
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