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Manovra. Governo fa marcia indietro su abrogazione riduzione Ires a volontariato


A fronte delle polemiche crescenti presidente del Consiglio e vice premier annunciano tutti e tre la decisone del Governo di rivedere la misura inserita nel maxiemendamento alla legge di Bilancio. Lo si farà con il primo provvedimento utile.

27 DIC - Tre dichiarazioni separate ma un unico messaggio: “Ci siamo sbagliati”. Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini annunciano che l’abrogazione della riduzione Ires per il no profit sarà rivista. Rivedere la manovra, che l'ha prevista, è impossibile, lo si farà nel primo provvedimento utile.
 
“Quella norma va cambiata nel primo provvedimento utile. Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato e ne è venuta fuori una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli. Non possiamo intervenire nella Legge di Bilancio perché si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile. Inoltre, abbiamo sentito la comunità dei Frati di Assisi, che ringraziamo per il loro instancabile impegno, e li incontreremo quanto prima”, lo ha detto il vicepremier, ministro dello Sviluppo economico e leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio.
 
“Dopo aver incontrato e ascoltato tanti presidenti ed associazioni, garantisco l’impegno del governo ad intervenire per aiutare le tante associazioni di volontariato che utilizzano solo a scopi sociali i loro fondi, ci sarà invece massimo rigore con i ‘furbetti’ che fanno altro”, cosi una nota del ministro dell'Interno, vice premier e leader della Lega, Matteo Salvini.
 
“Le iniziative di solidarietà degli enti no profit, anche alla luce del principio di sussidiarietà, rappresentano uno strumento essenziale per un’efficace politica di inclusione sociale e di effettiva promozione della persona. Il Governo ha ben presente tutto questo e al Terzo settore sin dall’inizio ha dedicato grande attenzione. Per questo in merito alla norma sull’Ires formulata nella legge di Bilancio attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, provvederemo quanto prima, a gennaio, a intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale”, chiude il cerchio il premier Giuseppe Conte su facebook.
 
 
Controcorrente sembra andare però la sottosegreatria all'Economia Laura Castelli del M5S. "Stiamo parlando della parte del terzo settore che è persona giuridica e non persona fisica e che fa utili e profitti quando teoricamente non dovrebbe farli. Non stiamo tassando la beneficenza ma quella parte di terzo settore che fa utile", così ha risposto oggi ai giornalisti la sottosegretaria all'Economia a margine dei lavori della commissione Bilancio sulla Manovra.
 
E alla domanda se la norma sarà difesa dal governo, risponde: "Certo che la difendiamo. Era nel pacchetto del governo arrivato dopo la chiusura dell'accordo con l'Unione europea. È tutelato assolutamente il 'no profit no profit'".

27 dicembre 2018
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