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Decreto fiscale. Due emendamenti (analoghi) di Lega e M5S propongono snellimento procedure per il ripiano del payback. L’Aifa diventerebbe l’unica garante delle transazioni con le aziende. In ballo oltre 500 milioni per le Regioni


L'obiettivo è quello di portare a conclusione le transazioni per il ripiano del payback già previste dalla legge di BIlancio 2018, ossia quelle riguardanti il ripiano della spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera per gli anni 2013, 2014 e 2015, ancora pendenti al 31 dicembre 2017. Una delle condizioni di stallo era dovuta al fatto che, di fronte ad un eventuale danno erariale, ne rispondessero tutti i soggetti attuatori della transazione: Mef, Ministero Salute ed Aifa. Ora l'Ente regolatorio potrebbe diventare l'unico garante del processo. EMENDAMENTO LEGA, EMENDAMENTO M5S

09 NOV - Snellire le procedure per portare a conclusione le transazioni per il ripiano del payback già previste dalla legge di BIlancio 2018, ossia quelle riguardanti il ripiano della spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera per gli anni 2013, 2014 e 2015, ancora pendenti al 31 dicembre 2017. Questo l'obiettivo di due emendamenti analoghi al decreto fiscale presentati in Commissione Finanze, dalla Lega a prima firma Enrico Montani e dal M5S a prima firma del presidente della Commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri.
 
Nel testo entrambi spiegano che queste transazioni "sono valide per la parte pubblica con la sola sottoscrizione di Aifa e sono efficaci a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto". L'emendamento, frutto di un lungo confronto che ha visto impegnati in questi ultimi mesi il Ministero dell'Economia e la stessa Agenzia del farmaco, nasce quindi per velocizzare le procedure. Ad oggi, infatti, per dar seguito alle transazioni erano necessarie più firme da parte di Ministero dell'Economia, Ministero della Salute ed Aifa. Una delle condizioni di stallo era dovuta al fatto che, di fronte ad un eventuale danno erariale, ne rispondessero tutti i soggetti attuatori della transazione.
 
Con questi emendamenti, Aifa diventerebbe l'unico garante del processo accorciando di molto i tempi d'attesa. Questo anche perché, secondo l'Ente regolatorio, non potrebbe sussistere un'ipotesi di danno erariale di fronte ad una norma che autorizzi le stesse transazioni. 
 
L'intera norma dovrebbe essere funzionale a consentire l'erogazione alle Regioni di 372 milioni di euro a cui si aggiungerebbero le ultreriori risorse non oggetto di contenzioso, per 133 milioni di euro, per la cifra complessiva di 505 milioni di euro.
 
Giovanni Rodriquez

09 novembre 2018
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