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Stato Regioni: ecco i temi all’ordine del giorno, seduta del 20 settembre


In Stato Regioni il 20 settembre tre provvedimenti sanitari: il riparto delle quote di solidarietà per le Regioni terremotate 2016-2017; l'esame dello schema di decreto del ministero della Salute sulle le procedure di controllo del mercato interno dei prodotti cosmetici; l'assegnazione della quota residua del 30% delle risorse vincolate dei progetti delle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Umbria e Veneto per gli obiettivi prioritari. QUOTE TERREMOTO - COSMETICI - OBIETTIVI PRIORITARI

18 SET - Quota di solidarietà in favore delle regioni colpite dal terremoto negli anni 2016/2017;  controllo del mercato interno dei prodotti cosmetici; obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano Sanitario Nazionale, per l'anno 2016, dei progetti delle Regioni Basilicata, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Umbria e Veneto.

Sono i tre provvedimenti all’esame della Conferenza Stato Regioni di giovedì 20 settembre.

Quote terremoto

Il provvedimento prevede il riparto di 10 milioni (quota accantonata nell'ambito delle quote vincolate agli obiettivi di PSN per l'anno 2017) in favore delle Regioni colpite dal terremoto negli anni 2016/2017.

Le  risorse sono ripartite in coerenza con le percentuali di ripartizione delle risorse per le spese di funzionamento degli Uffici speciali per la ricostruzione, individuate con l'Ordinanza n. 26 del 29/5/2017 dal Commissario del Governo per la ricostruzione, in considerazione dei danni subiti da ciascuna Regione e del numero dei potenziali beneficiari dei contributi previsti per la ricostruzione.

Le percentuali di riparto su cui il coordinamento tecnico della Commissione salute ha già espresso parere favorevole sono:
- 10% Regione Abruzzo
- 14% Regione Lazio
- 62% Regione Marche
- 14% Regione Umbria.

Cosmetici

Il ministero della salute è l’"Autorità competente" centrale dello Stato alla quale spettano compiti di indirizzo generale e coordinamento in materia di cosmetici, elaborazione e adozione dei piani pluriennali di controllo, la supervisione e il controllo sulle attività degli organismi che esercitano le funzioni conferite dallo Stato, dalle Regioni e Province autonome e dalle Aziende sanitarie locali.

Lo schema di decreto sottoposto alle Regioni regolamenta le procedure di controllo del mercato interno dei prodotti cosmetici, inclusi i controlli dei prodotti, degli operatori del settore e delle buone pratiche di fabbricazione e la regolamentazione e gli adempimenti e le comunicazioni che gli operatori del settore sono tenuti a effettuare nell'ambito dell'attività di vigilanza e sorveglianza previsti dal regolamento n.1223 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici.

Tra le competenze del ministero descritte nello schema di decreto ci sono i piani pluriennali di controllo, da approvare con accordo in Conferenza Stato-regioni, che indicano le attività da effettuare, unitamente alla priorità e le modalità per l'esecuzione delle attività finalizzate all'ottenimento dei dati ed alla loro raccolta ed elaborazione; richiede annualmente a tutti i Centri antiveleno i resoconti delle segnalazioni di intossicazione da cosmetici per adottare misure correttive o preventive a tutela della salute pubblica; adotta le misure di sicurezza a livello nazionale che si rendessero necessarie a seguito di illeciti accertati e sanzionati dalle Regioni e dalle Province autonome o, in via cautelare. a seguito di denunce all'autorità giudiziaria.

Tra le competenze delle Regioni invece, spettano tra gli altri compiti di indirizzo e coordinamento delle attività territoriali delle aziende sanitarie locali e l'elaborazione e l'adozione di piani regionali di controllo e per garantire un idoneo sistema di sorveglianza sul territorio nazionale le autorità sanitarie regionali e locali trasmettono al ministero della Salute i dati relativi alle segnalazioni di cosmetovigilanza eventualmente ricevuti.

Obiettivi prioritari

Il ministero della Salute ha trasmesso a luglio la proposta di ammissione al finanziamento della quota residua del 30% delle risorse vincolate dei progetti delle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Umbria e Veneto.

Si tratta di  circa 137 milioni in Lombardia, Veneto, Toscana, Marche, Basilicata, Molise Umbria ed Emilia Romagna, come quota residua delle risorse vincolate agli “obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale” per il 2016, il 30% appunto, accantonato fino alla verifica della realizzazione dei progetti della quota complessiva di circa 466 milioni assegnata a queste Regioni per il 2016.

18 settembre 2018
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