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Vaccini. Verso possibile proroga della scadenza del 10 luglio. Più tempo per presentare i certificati


Allo studio la possibilità di emanare una circolare per dare la prima 'spallata' al decreto Lorenzin. Visti i tempi stretti e l'impossibilità di far approvare in pochi giorni un nuovo decreto per far saltare l'obbligo, si pensa a far slittare così i termini previsti per presentare la documentazione sulle avvenute vaccinazioni, aggirando in questo modo le sanzioni. L'obiettivo è quello di superare l'attuale normativa senza però rischiare di veder nuovamente scendere le coperture.

26 GIU - Si va verso un possibile slittamento del termine del 10 luglio, previsto dalla legge Lorenzin sull'obbligo vaccinale, per la presentazione della documentazione sulle avvenute vaccinazioni. Visti i tempi stretti, e l'impossibilità di veder approvare un nuovo decreto che possa far saltare l'obbligo, al Ministero della Salute si valuta l'idea di una circolare che punti ad agevolare quelle famiglie con bambini non ancora immunizzati che rischierebbero di restare fuori da asili e scuole di infanzia.
 
Un punto previsto dal contratto di governo siglato da M5S e Lega. L’obiettivo è quello di tutelare la salute individuale e collettiva, garantendo le necessarie coperture vaccinali, ma affrontando al contempo la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di "esclusione sociale".
 
La ministra Giulia Grillo è alla ricerca di un complicato equilibrio tra la volontà politica di superare l'attuale normativa ed il rischio di gettare alle ortiche gli importanti risultati ottenuti in termini di recupero delle coperture grazie alle misure sull'obbligo. Il pressing della Lega su questo tema resta alto, come dimostrano le ennesime dichiarazioni del leader leghista Matteo Salvini, che nei giorni scorsi è tornato a parlare dei dieci vaccini obbligatori definendoli "inutili e pericolosi".
 
La ministra della Salute, su questo punto, ha preso subito le distanze dalla Lega. Grillo ha avuto modo di spiegare più volte in questi giorni che, se da un lato è lecito mettere in discussione la decisione politica di mentenere o meno una politica vaccinale incentrata sull'obbligo, dall'altro non può essere messa in discussione la loro utilità: "Vaccinarsi è assolutamente necessario. I vaccini sono un presidio fondamentale di prevenzione primaria".
 
Insomma, all'interno del Governo giallo-verde, sembra che il Movimento 5 stelle sia destinato a ricoprire il ruolo dell'alleato responsabile mentre la Lega, ormai da diversi mesi, con il suo leader Salvini continua a strizzare l'occhio a quella minoranza no-vax che da settimane tempesta di messaggi le pagine social della ministra Grillo chiedendo la cancellazione dell'obbligo vaccinale.
 
Giovanni Rodriquez

26 giugno 2018
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