Cannabis light. Dopo le nostre anticipazioni il ministro Grillo rende pubblico il parere del Css, dal quale prende però le distanze: “Non c’è prova di nocività da giustificare divieti, semmai regole più precise per la vendita”
Ieri Quotidiano Sanità ha dato per primo la notizia del parere del Consiglio superiore di sanità sulla cosiddetta cannabis light. Un parere destinato a far discutere ancora per molto e che potrebbe dar luogo a interventi ad hoc per vietare o limitarne la vendita. Dopo il clamore suscitato la ministra Grillo ha deciso (a nostro avviso giustamente) di rendere pubblico il testo del parere. IL PARERE DEL CSS.
22 GIU - “Dato l’interesse generale, ai sensi dell’articolo 3.5.3 del Regolamento di funzionamento del Consiglio superiore di sanità, ritengo opportuna la pubblicazione del parere reso dal Consiglio superiore di sanità sulla c.d. “cannabis light”, in data 10 aprile 2018, ricordando che anche sui profili relativi alla liceità della vendita lo scorso 17 aprile il precedente Ministro ha chiesto un parere - ad oggi non ancora reso per i necessari approfondimenti istruttori - alla Avvocatura dello Stato e alle altre Amministrazioni competenti”.
Così la Ministra della Salute
Giulia Grillo in una nota alla stampa diffusa oggi ha annunciato la decisione di rendere pubblico il documento del CSS.
E sempre oggi in un'intervista alla
Stampa Grillo sembra però prendere le distanze dal parere del Css: “Il Css è un organo consultivo, chi decide è il governo. Non c’è emergenza o prova di nocività che giustifichi le chiusure, casomai sarà necessaria una regolamentazione del settore”, ha detto al quotidiano torinese.
22 giugno 2018
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