Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Governo e Parlamento
segui quotidianosanita.it

Governo. Primo banco di prova per il nuovo Esecutivo. Entro il 30 giugno atteso il decreto del Ministero della Salute sulla banca dati DAT. Sul tema posizioni divergenti di M5S e Lega

di G.R.

La misura era stata prevista nell'ultima legge di Bilancio per completare quanto previsto dalla legge sul biotestamento. Previsto uno stanziamento di 2 milioni per il 2018. Con decreto del Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni e acquisito il parere del Garante per la privacy, dovranno essere stabilite entro giugno le modalità di registrazione delle DAT nella la banca dati che verrà istituita presso lo stesso dicastero. Ma se per il M5S quella sul biotestamento è "una legge di civilità", per la Lega "è un pasticcio e l'anticamera dell'eutanasia"

02 GIU - Ha preso ufficialmente il via il nuovo "governo del cambiamento" guidato da Giuseppe Conte. Ieri pomeriggio il giuramento dei ministri al Quirinale. Poi la prima riunione in Consiglio dei Ministri. Il contratto con le priorità da affrontare nei prossimi anni è ormai pronto da settimane. Ma, una volta insediati nei rispettivi dicasteri, i nuovi ministri avranno anche tutta un'altra seria di scadenze da dover affrontare.
 
Per quanto riguarda la nuova ministra della Salute, Giulia Grillo, uno dei primi banchi di prova sarà quello riguardante le Disposizioni anticipate di trattamento. Entro il prossimo 30 giugno, infatti, il ministero da lei guidato dovrà predisporre un decreto per l'istituzione del registro nazionale sulle DAT. La misura, prevista dall'ultima legge di Bilancio, andava a completare quel percorso delineato nei mesi scorsi dalla legge sul testamento biologico. In particolare, era prevista l'istituzione, presso lo stesso Ministero della Salute, di una banca dati destinata alla registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento attraverso le quali ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, potrà esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Per questo, sempre nella legge di Bilancio, era stato previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per il 2018.
 
Entro il mese di giugno, quindi, il Ministero della Salute, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni e acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali, dovrà stabilire le modalità di registrazione delle DAT presso la banca nuova dati.
 
Al di là dell'imminente incombenza procedurale da portare a termine, sarà interessante vedere come il nuovo Esecutivo si porrà nei confronti di questo provvedimento. Nella scorsa legislatura, durante il dibattito parlamentare sul testamento biologico, Movimento 5 stelle e Lega hanno tenuto una posizione diametralmente opposta sul fine vita. Se, infatti, per i pentastellati, favorevoli al provvedimento, quella sulle DAT è stata "una legge di civiltà che ha permesso al Paese di fare un balzo in avanti dal punto di vista culturale e sociale", per la Lega questa invece si prefigurava come "un pasticcio ed un preludio all'eutanasia".
 
Insomma questo potrebbe essere il primo banco di prova per la nuova alleanza di governo. Se infatti da una parte il contratto potrà svolgere a pieno il suo compito nel delineare le linee di indirizzo che il nuovo esecutivo dovrà seguire, dall'altra Lega e M5S si troveranno anche ad affrontare imprevisti, incombenze e scadenze su temi non contemplati nell'accordo che li costringeranno a dover trovare un punto di equilibrio tra posizioni che, spesso, potrebbero risultare tra loro totalmente divergenti.
 
In questo senso vedremo sulle DAT, così come sulle legge 194, come potranno svilupparsi nei prossimi mesi i rapporti tra la ministra Giulia Grillo e Lorenzo Fontana, il ministro del nuovo dicastero della Famiglia e delle Disabilità che oggi ha dichiarato: "Restringere il diritto all'aborto è un tema che nel contratto non c'è, credo anche che nella maggioranza non esista una sensibilità di questo tipo. Purtroppo, a mio modo di vedere".
 
Giovanni Rodriquez

02 giugno 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Governo e Parlamento

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy