Legge Bilancio. Cittadinanzattiva: “Bonus per tutti meno che per il Ssn. Su Superticket misura insufficiente, variazione delle accise sui tabacchi indispensabile”
“Una Legge depressiva e pericolosa per la salute delle persone”. Così Tonino Aceti sulla Legge di Bilancio, aggiungendo che “l'approvazione dell'emendamento presentato alla Camera dei deputati volto ad incrementare i livelli di finanziamento del Ssn attraverso la variazione delle accise sui tabacchi diventa indispensabile”
11 DIC - “Con la legge di bilancio avremo più bonus per tutti meno che per il Servizio Sanitario Pubblico, che al contrario rischia di lasciare per strada almeno un ulteriore miliardo rispetto al programmato. Una Legge depressiva e pericolosa per la salute delle persone, che obbligherà a dover scegliere se rinnovare i contratti al personale sanitario o tagliare i livelli essenziali di assistenza in vigore da meno di un anno. Una scelta inaccettabile alla quale non avremmo mai pensato di arrivare”. Questi gli effetti della Legge di Bilancio secondo
Tonino Aceti coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. "Per questo -continua Aceti -, l'approvazione dell'emendamento presentato alla Camera dei deputati volto ad incrementare i livelli di finanziamento del Ssn attraverso la variazione delle accise sui tabacchi diventa indispensabile: ammontano a 11,5 miliardi di euro i tagli al finanziamento programmato della sanità pubblica attuati negli anni 2015-2018 e certificate dalla Corte dei Conti”.
“Per quanto riguarda inoltre la misura approvata dal senato sul superticket - prosegue il coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva -, anche a seguito di una nostra battaglia, se da una parte rappresenta un primo segnale di attenzione al tema, dall'altra è ancora decisamente insufficiente per impattare positivamente sull'attuale difficoltà di accesso alle cure, frutto anche dell'introduzione nel 2011 di questa tassa sulla salute. La misura oltre a rischiare di non essere percepita dalle famiglie, non contribuirà neanche a rimettere in equilibrio il Ssn poiché, tra l’altro, dal punto di vista dei costi rende il canale privato più conveniente per molte prestazioni. 60 milioni di euro l'anno stanziati sono briciole rispetto a quanto servirebbe, e nella norma approvata non è neanche individuato un termine temporale per l'abrogazione totale di questo odioso balzello. Inoltre il testo così come è scritto, prevedendo la definizione di criteri di riparto del Fondo, potrebbe rischiare di aumentare le disuguaglianze tra i cittadini delle diverse regioni, già alle prese con una vera e propria giungla dei ticket”.
“Per questo - conclude Aceti - abbiamo elaborato le nostre proposte emendative, presentate ai diversi Gruppi, chiedendo un aumento delle risorse stanziate per la misura sul superticket, al fine di produrre un impatto percepibile dalle famiglie, il coinvolgimento delle Organizzazioni civiche nell'attività di definizione dei criteri di riparto del fondo istituito per garantire equità, la fissazione di un termine temporale per la sua abrogazione totale, un termine per la revisione complessiva del sistema dei ticket finalizzata a migliorare l'accesso alle cure, garantendo equità e universalismo. Ora ci aspettiamo che queste nostre proposte trovino lo spazio che meritano in legge di bilancio”.
11 dicembre 2017
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