Ddl Omnibus torna in Aula. Via l’articolo sui servizi in farmacia
La discussione in Aula alla Camera riprende oggi con un'importante novità. Sarà presentato un emendamento per stralciare l’articolo 12 sui nuovi servizi in farmacia. Le ragioni, spiega Anna Margherita Miotto (Pd), componente della commissione Affari Sociali, sarebbero principalmente due: la necessità di evitare contrapposizioni con il ddl in materia in discussione al Senato e la mancata condivisione sull'introduzione delle prestazioni strumentali tra i nuovi servizi erogabili in farmacia. Ma il presidente della commissione, Giuseppe Palumbo, precisa: "Stralcio rischiesto dal Senato per non interferire con l'altro ddl".
21 SET - Quella di ieri è stata una giornata di confronto importante che ha portato due importanti notizie per il Ddl Omnibus, che oggi torna all’esame dell’Aula di Montecitorio. La prima, anticipata ieri, è che non ci sarà alcun emendamento governativo per introdurre la possibilità per le aziende ospedaliere e le strutture del Ssn, di assumere a tempo determinato gli specializzandi agli ultimi due anni di Scuola di specializzazione. L’ipotesi, a cui si erano duramente opposte le stesse organizzazioni rappresentative degli specializzandi, sarebbe infatti saltata a causa della mancata copertura economica.
Ma dalla riunione di ieri in commissione Affari Sociali sarebbe emersa una seconda importante novità: sarà presentato un emendamento per stralciare dal ddl l’articolo 12, quello che prevede che, oltre agli infermieri, anche i fisioterapisti possano concorrere ai nuovi servizi previsti dal riordino delle farmacie, dove si potranno effettuare anche prestazioni strumentali, oltre a quelle analitiche già previste.
"E' un emendamento proposto dalla Maggioranza e che il Governo approva", ha spiegato a
Quotidiano Sanità Anna Margherita Miotto, deputata PD e componente della commissione Affari Sociali. Le ragioni, spiega Miotto, sono principalmente due. La necessità di evitare contrapposizioni con il ddl in materia in discussione al Senato, ma "c'è stata anche una forte discussione intorno all'estensione delle prestazioni erogabili in farmacia anche alle attività strumentali, non tanto l'estensione ai fisioterapisti delle professionisti che possono concorrere ai nuovi servizi". "Il timore di alcuni - spiega Miotto - è che l'erogazione delle prestazioni strumentali in farmacia non garantisca la qualità di tale prestazioni, mentre altri temono che questo comporti ulteriori costi". Timori "emersi, in parte, già nel corso della discussione in commissione nei mesi scorsi".
Il presidente della commissione Affari Sociali, Giuseppe Palumbo, tuttavia precisa che la vera motivazione dello stralcio sta nella recente lettera di richiesta di soppressione dell'articolo inviata dalla commissione Igiene e Sanità del Senato, che sta discutendo il provvedimento parallelo in materia. Per questo l'emendamento di soppressione è stato presentato in Aula e non nel corso della discussione in commissione, conclusa il 15 settembre scorso. Una scelta che dunque è stata presa, spiega Palumbo, "indipendentemente da altri elementi che oggetto di discussione nel corso del confronto".
21 settembre 2011
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