Migranti. Arrivano le linee guida per uniformare i controlli sanitari
Controlli sanitari uguali per tutti i migranti, senza alcuna disuguaglianza. È questo lo scopo delle linee guida “Controlli sanitari all’arrivo e percorsi di tutela per i migranti ospiti nei centri di accoglienza”, redatte da Inmp, Iss e Simm. Il documento, a cui ha contribuito un team multidisciplinare di esperti, rivolto a tutti gli operatori del settore, sarà illustrato il 13 luglio, a Roma, alla presenza del ministro Lorenzin.
11 LUG - A quali controlli sanitari bisogna sottoporre i profughi e i richiedenti asilo che arrivano in Italia? Per rispondere con chiarezza a questa domanda sono state redatte delle linea guida ad hoc: “Controlli sanitari all’arrivo e percorsi di tutela per i migranti ospiti nei centri di accoglienza”. Il nuovo documento fornisce tutte le raccomandazioni utili agli operatori del settore, indicando anche dei percorsi di terapia e diagnosi specifici in presenza di particolari patologie.
È il primo importante contributo scientifico, a livello europeo, su un tema estremamente attuale. È stato elaborato nell’ambito del “Programma nazionale linee guida salute migranti, sviluppato dall’Inmp, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, a partire dall’esperienza maturata nell’ambito del Sistema nazionale linee guida. Il lavoro è stato svolto in sinergia anche con la Simm, la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, unico network scientifico specificamente volto alla tutela della salute degli immigrati e impegnato a sostenere le buone pratiche nell’assistenza sia a livello nazionale sia locale, attraverso i propri gruppi immigrazione e salute (GrIS).
Il documento sarà illustrato, alla presenza del Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin, a Roma, il 13 luglio, presso l’Istituto nazionale salute migrazioni e povertà – Inmp.
I relatori
A descrivere ogni dettaglio delle linee guida saranno il direttore generale dell’Inmp
Concetta Mirisola, il presidente dell’Istituto superiore di sanità
Walter Ricciardi, il presidente della Società italiana di medicina delle migrazioni - Simm
Maurizio Marceca e il direttore generale della Prevenzione del Ministero
Ranieri Guerra.
Queste linea guida sono rivolte ai decisori, agli enti gestori dei centri di accoglienza e agli operatori sociosanitari e forniranno un pratico ausilio a fronte dell’incertezza ed eterogeneità nei comportamenti adottati sul territorio nazionale.
Il team di lavoro
All’elaborazione delle raccomandazioni hanno lavorato esperti di diverse materie, scelti in rappresentanza delle principali società scientifiche interessate e di istituzioni sanitarie nazionali e internazionali.
Il metodo di ricerca
È stata seguita una metodologia rigorosamente evidence-based, che ha previsto una ricognizione sistematica della letteratura biomedica sui temi d’interesse (in totale, 1.059 documenti reperiti e valutati criticamente). Sono state prese in considerazione le principali malattie infettive e diffusive, come tubercolosi, malaria, epatite B e C, Hiv, parassitosi, infezioni sessualmente trasmissibili. Esaminate anche alcune patologie cronico-degenerative, come diabete, anemie, ipertensione, carcinoma cervice uterina, la cui diagnosi precoce si associa a una riduzione degli esiti negativi per la salute e dei costi per il Servizio sanitario nazionale. Sono state anche considerate alcune condizioni, come ad esempio la gravidanza, meritevoli di particolare tutela e in grado di modificare il percorso di accoglienza.
Gli esiti dello studio
Alla luce delle evidenze emerse, per ciascuna delle patologie e condizioni individuate, gli esperti hanno elaborato delle raccomandazioni di taglio clinico-organizzativo, Tali raccomandazioni sono state inserite all'interno di un percorso modulato e progressivo, che va dalla valutazione iniziale in fase di soccorso alla visita medica completa in prima accoglienza, fino alla “presa in carico” vera e propria nella seconda accoglienza.
La revisione del documento
Prima della pubblicazione, il documento è stato sottoposto a revisione aperta, mediante consultazione pubblica via web, al fine di favorire un confronto trasparente, partecipato e costruttivo tra gli stakeholder e gli operatori sociosanitari, e costruire un consenso intorno alle raccomandazioni, che ne agevoli l’implementazione.
Progetti futuri
Alla guida faranno seguito altri documenti evidence-based su temi relativi alla salute dei migranti, selezionati come prioritari a partire dalle indicazioni dei rappresentanti regionali della rete nazionale coordinata dall’Inmp, di esperti del settore e di qualificati stakeholder. L’insieme di tali documenti e raccomandazioni concorre alla definizione delle politiche pubbliche a tutela della salute dei migranti in un’ottica di Evidence-based Public Health e alla diffusione di modelli clinico-organizzativi che garantiscano appropriatezza e continuità delle cure.
11 luglio 2017
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