Ddl concorrenza. Mnlf: “Legge a favore di lobby e corporazioni, contro gli interessi dei cittadini”
"Una legge che porterà conseguenze molto serie su tutta la filiera con zero vantaggi per i cittadini che non vedranno abbassare i prezzi e migliorare il servizio. Prezzi dei farmaci che potevano diminuire solo con la liberalizzazione dei farmaci di fascia C. Il Pd deve fare una serie riflessione sulla sua metamorfosi". Così il Movimento nazionale liberi farmacisti commenta l'approvazione del provvedimento da parte del Senato.
04 MAG - "Il Ddl concorrenza approvato dal Senato è una legge in favore dei poteri forti, corporazioni e grande capitale, contro gli interessi dei cittadini e dei consumatori". Questo il giudizio del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti che definisce immotivata la soddisfazione del Ministro dello Sviluppo Economico
Carlo Calenda.
"Una legge, se verrà approvata dalla Camera, che porterà conseguenze molto serie su tutta la filiera con zero vantaggi per i cittadini che non vedranno abbassare i prezzi e migliorare il servizio. Prezzi dei farmaci che potevano diminuire solo con la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, una soluzione prospettata sin dall'inizio anche dall'Antitrust, ma che per l'opposizione del Pd e di
Matteo Renzi è stata subito scartata dal suo esecutivo. Tutte le istituzioni, a cominciare dalla Commissione UE e OCSE avevano suggerito il governo di liberalizzare i farmaci di fascia C, ma più forti sono stati i richiami delle 'sirene' corporative", prosegue il Mnlf.
"Il Pd che deve fare una seria riflessione circa la metamorfosi pro corporativa che ha subito in questi ultimi anni: da partito per l'equità e le pari opportunità a strenuo difensore degli interessi corporativi e del grande capitale. Malgrado questa battuta di arresto nel processo di riforma del settore - conclude il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti - la battaglia per il libero esercizio della professione continua e sin da domenica a Cosmofarma verranno gettate le basi per una nuova campagna in favore della liberazione della professione dai tanti, troppi 'lacci e laccioli' che fanno della professione di farmacista una delle più chiuse ed autoreferenziali del panorama italiano".
04 maggio 2017
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