Human Technopole. Audizione Lorenzin: “Un’opportunità per tutto il sistema di ricerca. E con Ema a Milano sarebbe enorme balzo in avanti per investimenti e accesso a terapie innovative”
Così la ministra della Salute è intervenuta questa mattina in audizione presso le commissione congiunte Istruzione e Sanità del Senato. "Con Human Technopole realizzeremo uno dei distretti più potenti di ricerca a livello mondiale con ricadute a livello scientifico ed economico per l’intero Paese. In questo modo aumenteranno le chance di Milano per diventare la nuova sede dell'Agenzia europea del farmaco".
03 MAG - "Attualmente la proposta di statuto è in fase di predisposizione. Su Human Technopole vorrei fosse evidente che rappresenta un’opportunità non solo per il sistema lombardo, ma per il sistema di ricerca dell’intero paese. Lì si realizzerà uno dei distretti più potenti di ricerca a livello mondiale con ricadute a livello scientifico ed economico per l’intero Paese. Il network che si vuole costruire, infatti, coinvolgerà i maggiori centri di ricerca italiani, gli Irccs e l’Istituto superiore di sanità. In questo modo l'Italia ricoprirà un ruolo sempre più importante in Europa da questo punto di vista". Così la ministra della Salute,
Beatrice Lorenzin, è intervenuta questa mattina in audizione presso le commissione congiunte di Istruzione e Sanità del Senato per fare il punto sul progetto Human Technopole.
"Se lo statuto verrà definito entro il prossimo giugno, potremo essere pronti già da ottobre. A quel punto la vicenda di Human Technopole potrà intrecciarsi con quella dell’Ema. Per ospitare la sede dell'Agenzia europea del farmaco sono candidate quasi tutte le più grandi città europee. Milano, grazie ad Human Technopole, potrà proporre una candidatura importante - ha sottolineato la ministra -. La possibilità di poter ospitare, oltre al nuovo polo tecnologico, anche la sede Ema, ci farebbe fare un notevolissimo balzo in avanti. Spostare gli investimenti in ricerca nel nostro Paese non vuol dire, infatti, solo poter offrire l’accesso a farmaci in sperimentazione ai nostri pazienti, ma significherebbe anche un grande investimento in risorse umane altamente qualificate, con un accrescimento di knowledge per le nostre università, gli Irccs e tutti i nostri maggiori istituti".
"L'iItalia ad oggi è quinta al mondo per impact factor, ma solo al tredicesimo posto per risorse investite. Gli investimenti in ricerca sono oggi costosissimi. Allo stesso tempo stiamo però vivendo una stagione entusiasmante nella quale vediamo come anche dalla ricerca di base possono nascere nuovi sviluppi inimmaginabili fino a pochi anni fa. Questo ci porta ad una costruizione di luoghi di ricerca diversi, anche in partnership pubblico-privato e con collaborazioni sempre più internazionali. Per questo - ha concluso Lorenzin - per noi è estremamente significativo riuscire a creare questa rete, anche per poter partecipare sempre di più a progetti di livello mondiale che possano nascere, svilupparsi e costruirsi qui in Italia".
Giovanni Rodriquez
03 maggio 2017
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