Tremonti:"La sanità non sarà toccata". Restano interventi per contenere spesa farmaceutica
In quasi un’ora e mezza di conferenza stampa il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti hanno illustrato i principali contenuti della manovra correttiva e a domanda diretta se ci sarebbe stato un taglio del Fsn e in cosa consistevano gli altri annunciati per il settore farmaceutico Tremonti ha risposto: "Se c’è un comparto che non viene toccato è quello sanitario". Nel testo della manovra restano però gli interventi sulla farmaceutica. Come interpretare, allora, la risposta di Tremonti? Probabilmente come la volontà di sottolineare che tali misure non rappresenteranno per i cittadini un taglio alle prestazioni sanitarie oggi garantite, ma interverranno sui meccanismi di prezzo interni al settore, attraverso i quali è possibile ridurre la spesa.
26 MAG - Alla richiesta di chiarimenti il ministro dell'Economia ha ribadito:
"Nessun taglio alla sanità". Ma ha anche sottolineato: "
Riteniamo che le Regioni abbiamo un grande margine di risparmio possibile". Incalzato dai giornalisti, ha poi confermato l’assenza del ticket sulla specialistica. Non ha voluto specificare altro, Tremonti.
QuotidianoSanità.it è però in grado di confermare che il testo della manovra approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, e non ancora ufficialmente diffuso, conserva gli interventi per il controllo di alcune voci della spesa sanitaria, in particolare quella farmaceutica, già annunciati ieri, e cioè:
- potenziamento del meccanismo di acquisti centralizzati;
- il recupero degli extra sconti praticati dai grossisti ai farmacisti;
- la riduzione della distribuzione ospedaliera di farmaci per rientrare nella rete territoriale immediatamente monitorata nelle implicazioni finanziarie;
- la gara Aifa per l’individuazione delle specialità erogabili come farmaci equivalenti in numero non superiore a 4 per specialità;
- la riduzione del prezzo dei farmaci equivalenti;
- il raffronto Aifa tra la spesa farmaceutica delle diverse Regioni.
L'intenzione del Governo, dunque, sarebbe quella di non incidere sulle prestazioni, ma di ottimizzare i meccanismi che vanno ad incidere sulle voci di costo per ridurre la spesa.
Restano invece gli interventi sui trattamenti economici del pubblico impiego che riguardano anche gli operatori del Ssn. “Chiediamo ai dipendenti pubblici – ha specificato presidente Berlusconi - un maggiore impegno e responsabilità tenuto conto degli aumenti goduti negli ultimi anni rispetto al privato, così come del mancato rischio di licenziamento o di Cig rispetto ai dipendenti privati".
Quanto alle Regioni, parlando del giro di vite sulle pensioni di invalidità, "il cui costo complessivo è cresciuto dai 6 miliardi del 2001 agli attuali 16 miliardi, cioè l'1% del Pil, con importanti differenze tra Regioni, chiamate ora a concorrere alla spesa", Tremonti ha affermato che con la manovra "
alle Regioni chiediamo un impegno consistente, ma non insostenibile".
In allegato, a fondo pagina, il testo in pdf della bozza dell'art.10 della manovra riguardante il settore sanitario, ancora soggetto a modifiche e integrazioni
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