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Ospedali in rosso. Le richieste delle Università al Miur e alla Salute


Sono contenute nella mozione approvata ieri dall'assemblea della Conferenza dei Rettori delle università italiane. Prima richiesta a Giannini e Lorenzin quella di essere coinvolti nella predisposizione del decreto previsto dalla legge di stabilità e che dovrà stabilire i criteri per individuare costi e ricavi delle Aziende ospedaliere ai fini del calcolo dell'eventuale deficit che farebbe scattare il piano di rientro triennali. LA MOZIONE

22 APR - I rettori delle università italiane intervengono sulla legge di stabilità avanzando alcune perplessità in merito all'applicazione dei previsti Piano di rientro per le Aziende ospedaliere e ospedaliere universitarie. Ieri, la Conferenza dei Rettori (Crui) ha approvato una mozione sul tema inoltrata ai ministri della Salute e dell'Istruzione, rispettivamente Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini
 
Nel testo la Crui esprime le seguenti cinque perplessità:
 
- Esprime perplessità che sia un successivo d.m. a fissare le modalità di individuazione dei costi e le modalità di determinazione dei ricavi, lasciando aperta la possibilità che venga enucleata una figura di ricavi non coincidente, e più ridotta, rispetto ai ricavi effettivi, o reali.
 
- Rileva che, per effetto del meccanismo dei piani di rientro, si applicherà alle Aziende sanitarie locali solo a decorrere dal 2017 (comma 535) e pertanto lo stesso rischia di essere applicato in prima battuta, nel corso del 2016, solo nei confronti delle Aziende (ospedaliere e ospedaliere universitarie) e degli Istituti nei quali si realizza la sinergia tra sistema universitario e sistema sanitario.
 
- Rileva altresì che l'impatto di questa nuova disciplina sui soggetti giuridici nei quali si realizza la sinergia tra sistema universitario e sistema sanitario sarà immediato e le manovre di contenimento dei costi cui saranno obbligate le singole Aziende produrranno inevitabilmente conseguenze ed effetti negativi nei confronti del sistema universitario.
 
- Rileva con preoccupazione che al tavolo di concertazione ministeriale non è prevista la presenza del Ministro dell'Università e della Ricerca.
 
Pertanto, la mozione si chiude con la seguente richiesta: "Sia prevista la presenza del  Ministro dell'Università e della Ricerca al tavolo di concertazione ministeriale ritenendo la stessa imprescindibile, atteso che il d.m. dovrà definire contenuti che incideranno sulle funzioni universitarie e, in particolare, sulla ricerca, sulla didattica e sull'attività assistenziale compenetrate con il sistema sanitario al fine di garantire i livelli essenziali didattici, ovvero l'erogazione dei crediti professionalizzanti obbligatoriamente previsti dagli ordinamenti dei corsi di laurea professionale".

22 aprile 2016
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