Albo nazionale Dg Asl. Lorenzin: “Saranno più autonomi dalla politica”. E sull’aborto: “Non è vero che ci sono troppi obiettori”
di L.F.
In vista dell’approvazione stasera in Cdm dei decreti delegati della Riforma Pa, il ministro specifica come con il nuovo metodo “permette ai direttori di essere più autonomi dalla politica e nello steso tempo di essere valutati per le performance e per gli obiettivi”. Secca replica al New York Times che aveva parlato delle difficoltà per l'Ivg in Italia: “Non è vero”.
20 GEN - “Il nuovo elenco nazionale dei direttori generali delle Asl incide moltissimo, perché le buone pratiche le devono realizzare gli uomini e le donne che sono chiamate a gestire la governance”. Queste le parole del Ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin rispetto al decreto di delega attuativo della riforma Pa che sarà oggi in Cdm e che vedrà la nascita di un albo unico per i Dg.
“È un aspetto fondamentale – ha ribadito - e dopo 2 anni di lavoro stanno arrivando i decreti attuativi per applicare un nuovo modello di selezione per i Dg e poi nelle Regioni per i direttori amministrativi e sanitari che permetta ai direttori di essere più autonomi dalla politica e nello steso tempo di essere valutati per le performance e per gli obiettivi raggiunti così che chi non li raggiunge o causa malagestione decada automaticamente. Dall’altro dovremo però anche pensare ad azioni di premialità, ovvero chi gestisce bene le proprie Asl possa essere premiato”.
Ma il Ministro ha parlato anche del modello 730 precompilato e le spese mediche. “Stiamo discutendo con i nostri uffici e anche con il Mef”. Ma sulla proroga richiesta per esempio dai medici non si sbilancia: “Su proroga stiamo facendo valutazione tecniche e non politiche”.
Lorenzin ha parlato anche di aborto in risposta ad una domanda di un giornalista su di un articolo apparso sul New York Times in cui si diceva che “in Italia è impossibile abortire” e in base al quale ci sono state proprio in questi giorni diverse prese di posizioni parlamentari ( vedi articoli su
Lenzi e
Romani)
“Queste – ha detto - sono purtroppo dichiarazioni che vengono fuori non da analisi non di contesto. Noi abbiamo il rapporto che presentiamo ogni anno al Parlamento e che parla chiaro. Ma c’è chi su applicazione 194 tende a fare comunicazione che non corrisponde al vero”.
Rispetto al fatto che ci sono troppi obiettori in Italia Lorenzin ha detto che “non ce ne sono troppi di obiettori. Ogni anno facciamo controlli e monitoraggio”.
L.F.
20 gennaio 2016
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