M5S: “Renzi spara numeri a vanvera sulla sanità”
Altro che aumenti dei fondi, secondo i deputati 5 Stelle il premier ha spacciato tagli per incremento delle risorse. “La verità è che nel 2016 ci saranno nuovi tagli alla sanità”. E adesso arriveranno anche “le favolette che racconterà ai medici”.
26 SET - “Renzi sulla sanità spara numeri a vanvera e frasi fatte, spacciando tagli per incremento delle risorse. Ieri sera i cittadini che
seguivano il TG5 hanno sentito il presidente del Consiglio esporre cifre rigirate a suo piacimento: affermava che la quota destinata dallo Stato alla sanità è stata di 109 miliardi nel 2014, 110 nel 2015 e sarà di 111 nel 2016. La verità? La Legge di Stabilità prevedeva 112 miliardi nel 2015 e 115 nel 2016, poi tagliati da Stato e Regioni per oltre due miliardi. Cifra, quest'ultima, confermata anche nell'aggiornamento del Def presentato pochi giorni fa dallo stesso Governo”. Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali in una nota.
“Adesso il presidente del Consiglio dice anche che parlerà con i medici, minacciati dal ministro Lorenzin di multe se faranno prescrizioni ‘non necessarie’. Siamo curiosi di ascoltare la favoletta che gli racconterà. L’unico risultato certo – concludono i 5 Stelle - è che a pagare saranno i cittadini, che rinunceranno a curarsi o si rivolgeranno sempre di più al mercato della sanità privata. Renzi e Lorenzin mascherano lo smantellamento della sanità dietro a parole come efficientamento quando, nel frattempo, di sprechi e corruzione il sistema della salute è pieno. Lì, però, continuano a non volerci mettere mano”.
26 settembre 2015
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy