Responsabilità professionale. D’Ambrosio Lettieri (Cr): “Attenta valutazione e confronto sereno a tutela di medici e pazienti”
Così il componente della commissione Igiene e Sanità del Senato è intervenuto sulle proposte del Ministero e sul disegno di legge incardinato in commissione Affari Sociali alla Camera. "Le proposte della Commissione consultiva vanno perfezionate all'interno di dinamiche ed esigenze complesse, ma anche a partire dallo svantaggio evidente del cittadino nell'accesso alle informazioni e agli atti che lo riguardano".
12 AGO - “Le proposte del ministro Lorenzin e il testo del ddl incardinato nella Commissione Affari Sociali della Camera in materia di medicina difensiva e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie devono essere valutate con attenzione e serenità, prestando particolare attenzione alle perplessità avanzate da Cittadinanzattiva Tribunale dei diritti del malato e alle riflessioni delle Associazioni dei medici e dei chirurghi ospedalieri italiani. In un momento in cui il perimetro della tutela della salute pubblica si restringe sempre di più, i livelli essenziali di assistenza scontano tagli lineari insostenibili (l’ultimo di 2,3 mld di euro), 6 milioni di italiani rinunciano a curarsi per difficoltà economiche e la spesa privata aumenta fino al livello più alto in Europa, la collaborazione e il confronto interprofessionale e con i rappresentanti dei cittadini è una strada obbligata, ancorché costruttiva". Così
Luigi d'Ambrosio Lettieri (Cr), componente della commissione Igiene e Sanità del Senato, è intervenuto sul tema.
"Dalla indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Ssn promossa e realizzata in Commissione Igiene e Sanità del Senato è emerso proprio come la medicina difensiva – cioè, semplificando, la tendenza dei medici a prescrivere esami, visite e farmaci più del necessario per scongiurare eventuali procedimenti giudiziari e richieste di risarcimento da parte dei pazienti - costituisca un tema sempre più alla ribalta negli ultimi anni anche per l’aumento dei costi della stessa. Ma siccome quello del rapporto medico-paziente è un terreno minato e alquanto delicato, che non può risolversi con il passaggio da una medicina difensiva ad una amministrata, laddove quest’ultima si risolva solo in interventi demagogici e per fare cassa, l’indagine ha evidenziato un’altra necessità: migliorare la regolamentazione della gestione del rischio clinico sia per tutelare i professionisti nella realizzazione dell’atto medico (anche tenuto conto delle sollecitazioni dell’Ue), sia per garantire i pazienti che spesso devono attendere fino a 4-5 anni per il risarcimento del danno. È indispensabile, dunque - ha proseguito - rivedere la regolamentazione della responsabilità sanitaria, per tutelare da un lato il medico nella realizzazione dell’atto clinico (di per sé rischioso), preservandolo da eventuali tentativi speculatori e, dall’altro, il paziente nel diritto ad una informazione completa e chiara e al risarcimento del danno in tempi brevi".
Le proposte della Commissione consultiva, riguardando quattro ambiti (responsabilità civile, responsabilità penale, assicurazione e rischio clinico) individuano giustamente gli ambiti particolari di intervento, ma vanno contestualizzate e perfezionate all’interno di dinamiche ed esigenze complesse, che necessitano di una sintesi equilibrata, a partire dalle difficoltà oggettive in cui si trovano troppo spesso ad operare medici e operatori sanitari che si trovano a fare i conti con politiche miopi e devastanti anche per quanto concerne gli organici. Ma anche a partire dallo svantaggio evidente del cittadino nell'accesso alle informazioni e agli atti che lo riguardano – la cartella clinica, ad esempio - un diritto inalienabile che deve essere garantito in maniera tempestiva e in forma comprensibile e completa. Insieme al collega on. Fucci, impegnato in questo versante nella Commissione Affari Sociali della Camera - ha concluso D'Ambrosio Lettieri - avanzeremo delle proposte costruttive perché si approdi a soluzioni condivise che, come stella polare, devono avere sempre e solo la tutela della salute dei cittadini”.
12 agosto 2015
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