Manovra sanità. D’Ambrosio Lettieri (Cri): “Il Governo per fare cassa riduce in briciole il Ssn”
“Lo dice l'OCSE quando fa riferimento alle ormai ridotte risorse economiche che vengono destinate al fondo sanitario. E invece di dire ‘grazie’ ai medici che sostengono le sorti del Ssn operando in trincea in assenza di una governance, li si punisce". Così il componente della commissione Sanità del Senato è intervenuto nella discussione sul decreto Enti Locali.
28 LUG - “Questo Governo ha la necessità di fare cassa e per fare cassa ricorre a dotte disquisizioni. Direi che è il momento di un’operazione verità. L'operazione verità dovrebbe portarvi a dire che
per fare cassa state smontando il servizio sanitario nazionale, che state riducendo in briciole e state frantumando il servizio sanitario nazionale fondato sui principi di universalità, equità e solidarietà perché questo è quello che sta accadendo”. Così
Luigi d’Ambrosio Lettieri (Cri), componente della commissione Sanità del Senato, intervenendo nella discussione sul decreto Enti Locali che ha recepito, con un emendamento del Governo, l’intesa Stato Regioni del 2 luglio sui tagli al fondo sanitario
“Lo dice l'OCSE quando fa riferimento alle ormai ridotte risorse economiche che vengono destinate al fondo sanitario, che ci fanno scendere al 19° posto per mantenere in piedi una sanità nella quale,
invece di dire ‘grazie’ ai medici che sostengono le sorti perché operano in trincea in assenza di una governance, li si punisce. Si arriva al paradosso di punire i medici quando si sarebbe dovuto far ben diversamente. Si sarebbe dovuto fare un provvedimento di revisione delle norme sulla colpa medica – ha aggiunto D’Ambrosio Lettieri - e si sarebbe dovuto contestualmente approvare un provvedimento di sanzione per coloro i quali non si attengono ai principi di appropriatezza. Questa è una logica elementare. Questo è l'ABC di chi vuole consegnare alla produzione legislativa un prodotto di qualità”.
“Noi invece stiamo consegnando al Paese una nuova ulteriore legge scandalosa e voi ve ne assumete la responsabilità. Vi assumete la responsabilità perché questo voto di fiducia, il 42°, troverà senz'altro la maggioranza in questa Aula. Però, cari colleghi, il voto di fiducia è un segno di debolezza; è un segno di irresponsabilità. Questo voto di fiducia – ha concluso - è un atto di arroganza a cui affidate la vostra incapacità di governare. Gli italiani stanno imparando a capirlo, e io penso che lo abbiano già capito”.
28 luglio 2015
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