Riordino Aifa. Ecco perché le associazioni dei malati devono avere un ruolo nella “nuova” agenzia
di Tonino Aceti
Cittadinanzattiva, attraverso le reti del Coordinamento delle Associazioni dei Malati Cronici e del Tribunale per i Diritti del Malato, considera prioritario e necessario che l’Aifa e le Regioni prevedano una partecipazione attiva, permanente e formalizzata delle organizzazioni di tutela del diritto alla salute nella definizione e attuazione della politica farmaceutica
19 FEB - Accade in Gran Bretagna, Scozia, e, volendo andare oltre confine UE, in Canada e Australia. Guardando ad esempio all’Europa, l’Agenzia Europea del Farmaco – EMA, dal 1995 coinvolge le organizzazioni di cittadini, riconoscendone le conoscenze e l’expertise, come componenti (alla pari degli altri soggetti) in commissioni scientifiche e Board, advisory groups, nella revisione delle informazioni sui medicinali, nella realizzazione di linee guida, etc.
Paesi questi nei quali i cittadini possono partecipare alla definizione delle politiche del farmaco. La ratio è molto semplice. Il farmaco è un bene essenziale a supporto della salute delle persone e chi vive con una malattia, specie se cronica, sa bene di cosa ha bisogno veramente, ha una conoscenza basata sull’esperienza e può portare le proprie evidenze. Per questo il sistema considera i cittadini come parte integrante e necessaria di un processo così importante per loro: l’ accesso ai farmaci. Perché i farmaci concorrono a mantenersi in salute e la salute è vita! Ma questo succede in altri Paesi.
E da noi? La
cahier de doleance nostrana è lunga: tempi eccessivamente lunghi per l’autorizzazione all’immissione in commercio e rimborso dei farmaci da parte di AIFA; non rimborsabilità dei farmaci (fascia C) e farmaco in fascia C con limitazione (nota AIFA); limitazione da parte dell’AO o ASL per motivi di budget; tempi di inserimento del farmaco nel PTOR diversi da regione a regione, mancato inserimento nel PTOR o tempi eccessivamente lunghi per l’inserimento nei PTOR; limitazione di prescrizione da parte del MMG; limitazione per delibere regionali; scarsità del numero di centri autorizzati alla prescrizione o eccessiva distanza dal domicilio. Oltre a ciò, i cittadini si trovano costretti in molte occasioni a dover affrontare costi eccessivi per poter usufruire di farmaci indispensabili per la propria patologia, ma non rimborsati dal SSN.
Costi che, secondo l’osservatorio del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici aderenti a Cittadinanzattiva, sono in media in un anno di 1.127 euro per i medicinali in fascia C e di 1.297 euro per i parafarmaci.
A fronte di tutto ciò, il coinvolgimento delle associazioni di cittadini e pazienti da parte delle istituzioni nazionali (AIFA) e regionali nelle fasi decisionali è ancora estremamente scarso. In particolare, non sono previste forme strutturate e permanenti di coinvolgimento delle organizzazioni dei cittadini nella attività di definizione, implementazione e monitoraggio delle politiche farmaceutiche.
La situazione che oggi vive l’assistenza farmaceutica è difficile: risorse sempre più limitate a fronte di un fabbisogno di salute in crescita; sviluppo e ricerca e disponibilità di nuove terapie innovative e molto costose. Ma a maggior ragione è necessario intervenire includendo “altri commensali al tavolo”.
Cittadinanzattiva, in particolare attraverso le reti del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici e del Tribunale per i Diritti del Malato, considera prioritario e necessario che l’AIFA e le Regioni prevedano una partecipazione attiva, permanente e formalizzata delle organizzazioni di tutela del diritto alla salute nella definizione e attuazione della politica farmaceutica italiana. Perché le esigenze dei pazienti sono e debbono rimanere il punto focale nella definizione delle politiche del farmaco.
Sono 25 le associazioni che insieme a Cittadinanzattiva hanno chiesto al Parlamento, nell’ambito dell’indagine conoscitiva degli enti vigilati,che la partecipazione e il coinvolgimento delle organizzazioni di cittadini e pazienti nelle politiche del farmaco siano prioritarie nella riforma degli enti vigilati e in particolare in quella dell’Agenzia Italiana del Farmaco, che si sta discutendo in queste settimane.
Le associazioni vogliono essere considerate una risorsa per il Paese, a partire dall’ individuazione più puntuale delle esigenze di salute, delle criticità dell’attuale sistema di assistenza farmaceutica dal punto di vista dei cittadini e delle relative proposte di miglioramento; che l’informazione e la comunicazione rivolta ai cittadini sulle principali questioni inerenti l’assistenza farmaceutica sia più forte e trasparente; che la responsabilità di alcune scelte siano condivise, e in particolare con un ruolo chiaro nel processo di valutazione dell’Health Technology Assessment a livello nazionale e regionale. L’HTA ricordiamo che viene praticata sempre più anche a livello regionale ma con modalità tali, in alcune situazioni, da creare disparità nel diritto all’accesso ai farmaci, in particolare quelli innovativi, limitando o ridefinendo quanto già previsto a livello nazionale dalle Determinazioni AIFA.
La richiesta è sottoscritta da:
1. ACMT-RETE - Associazione per la malattia di Charcot Marie Tooth
2. AIFP Associazione Italina Febbri Periodiche
3. AIG - Associazione Italiana Gaucher
4. AIL - Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma- Onlus
5. AISF - Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica onlus
6. A.M.I.C.I. Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino
7. AMMI Onlus - Associazione Malati Meniére Insieme
8. A.M.O.R. - Associazione Milanese di Ossigenoterapia a lungo termine e riabilitativa
9. A.M.R.I. Onlus Associazione per le Malattie Reumatiche Infantili onlus
10. ANNA - Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente
11. As.Ma.Ra Onlus Sclerodermia ed altre Malattie Rare "Elisabetta Giuffrè"
12. ASBI Onlus - Associazione Spina Bifida Italia
13. Associazione Bianco Airone Pazienti Onlus
14. Associazione Epac Onlus
15. Associazione Malati di Reni
16. AZIONE PARKINSON ONLUS
17. CIDO - comitato italiano per i diritti delle persone affette da obesita' e disturbi alimentari
18. Famiglie SMA onlus - Genitori per la ricerca sull'Atrofia Muscolare Spinale
19. F.A.I.S. Onlus - Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati
20. FAND NAZIONALE ASSOCIAZIONE ITALIANA DIABETICI
21. GILS (gruppo italiano lotta alla sclerodermia)
22. LILA Onlus - Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids
23. Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Onlus
24. UILDM Onlus Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare
25. A.I.C.H.-Roma Onlus – Associazione Italiana Còrea di Huntington Roma Onlus
Tonino Aceti
Responsabile nazionale del Coordinamento nazionale delle Associazioni di Malati Cronici (CnAMC)
19 febbraio 2015
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