Lotta al Doping. Firmato accordo di cooperazione tra i Nas e la WADA
L’intesa è la prima in assoluto tra una Forza di Polizia e l’Agenzia mondiale anti doping. Lorenzin: “Un altro importante strumento per sconfiggere un fenomeno deprecabile quale quello del doping. Sono certa che la competenza ed l’esperienza dei Nas saranno un valore aggiunto”. In Italia positivi circa il 2,5% degli atleti controllati.
06 FEB - I carabinieri del Nas e l’Agenzia mondiale anti doping (WADA) si alleano nella lotta contro il fenomeno.Si tratta del primo accordo in assoluto firmato tra una Forza di Polizia e la WADA.
“L’Accordo firmato dai Nas con la WADA – ha sottolineato il Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin - non può che vedermi soddisfatta perchè rappresenta un altro importante strumento per sconfiggere un fenomeno deprecabile quale quello del doping portando alla luce, grazie alla competenza e all’esperienza maturata dai Nas in questo settore, pratiche e utilizzo di sostanze non consentite nell’attività sportiva. La lotta al doping è una delle priorità che perseguiamo con rigore e fermezza avvalendoci anche della preziosa opera dei Carabinieri dei Nas. A tal fine avevamo nei mesi scorsi promosso le modifiche normative che hanno consentito ai Nas di essere presenti nella Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping (CVD) e di acquisire la qualifica di “Ispettore Investigativo Antidoping”.
La sinergia tra la Commissione Vigilanza sul Doping (CVD) del Ministero della Salute e il Comando dei NAS ha contribuito a far emergere fra gli atleti sottoposti ai controlli circa il 2,5% di positività all’uso di sostanze vietate (con punte tra il 4,1% e il 4,8%). Tali percentuali salgono fino al 14,1% a seguito delle mirate richieste da parte dei NAS.
06 febbraio 2015
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