Patto Salute. M5S: "E' al palo, da Lorenzin serve una 'scossa'"
Così i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali, in un'interpellanza urgente al ministro della Salute, chiedono di comunicare i motivi dei ritardi. "Consideriamo doveroso che il ministro pubblichi l’aggiornamento delle nuove scadenze da rispettare e riteniamo opportuno allegare il resoconto generale alle attività previste nel Patto per la Sanità Digitale".
22 GEN - “Il nuovo Patto per la salute è sostanzialmente fermo ‘al palo’ e il governo non ha nemmeno sentito la necessità di spiegarne le ragioni. Per questo abbiamo presentato un’interpellanza urgente al ministro della Salute, a prima firma
Giulia Grillo, con la quale le chiediamo di comunicare i motivi di tali ritardi su materie che attengono ad assi fondamentali della sanità italiana: continuità assistenziale, revisione del sistema dei ticket, ammodernamento dell’edilizia sanitaria, assistenza all’estero, interventi per la cronicità”. Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali.
“Consideriamo doveroso che il ministro pubblichi l’aggiornamento delle nuove scadenze da rispettare e riteniamo opportuno allegare il resoconto generale alle attività previste nel Patto per la Sanità Digitale, indicando quali siano quelle concretamente realizzate. Infine, alla Lorenzin chiediamo di definire quale sia il percorso da seguire, sul sito del Ministero della Salute, al fine di verificare e reperire l’aggiornamento del 'Cruscotto del Patto' - sempre in riferimento al Patto per la Sanità Digitale - che dovrebbe essere disponibile in rete, come indicato nel documento programmatico", proseguono i deputati del M5S.
"Il nuovo patto per la Salute è stato approvato e siglato il 14 luglio 2014. Un’intesa che non doveva costituire un approdo, bensì un punto di partenza per definire alcuni dei nodi strategici del Ssn. L’avvio è stato promettente - concludono i parlamentari 5 stelle - dal momento che prima dell'ultima pausa estiva sono stati definiti due passaggi: l’8 luglio il ministro Lorenzin ha presentato il Patto sull’e-Health e il 5 agosto le Regioni hanno approvato all’unanimità il riparto del Fsn 2014, per un totale di 107,2 miliardi). Dopo di allora, però, non è stato compiuto nessun ulteriore passo”.
22 gennaio 2015
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