Specializzazione medicina. D’Ambrosio Lettieri (Fi): "I ricorsi stanno già arrivando, subito sanatoria per tutti"
Il capogruppo di Fi in Commissione Sanità al Senato, torna a rilanciare la sua idea di una sanatoria per tutti i 12mila medici concorrenti, "inserendo preventivamente in bilancio le risorse per l’aumento delle borse di studio al fine anche di dare una risposta organica alla richiesta di potenziamento e sostegno del Ssn".
09 NOV - “Cinquecento ricorsi già depositati e seimila in arrivo sui test di medicina sono la risposta più eloquente alla soluzione trovata dal Ministero, ma evidentemente insufficiente, come avevamo ampiamente previsto. Non occorreva infatti la sfera di cristallo per capire che il decreto del ministro Giannini avrebbe dato la stura ad una valanga di legittimi ricorsi. Torno a dire che la soluzione più adeguata sia una sorta di sanatoria che consenta l’ammissione di tutti i 12mila medici concorrenti, inserendo preventivamente in bilancio le risorse per l’aumento delle borse di studio al fine anche di dare una risposta organica alla richiesta di potenziamento e sostegno del sistema sanitario nazionale. Ai giovani medici specializzandi, costretti a pagare sulla propria pelle approssimazione, assenza di vera programmazione, incapacità amministrativa e scelte che mortificano i principi più elementari della meritocrazia, il Governo ha il dovere innanzitutto di restituire la dignità e il futuro rubato dalla incapacità programmatica e organizzativa”. Lo ha dichiarato in una nota il
Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo Fi Commissione Sanità del Senato.
09 novembre 2014
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy