Ddl stabilità. Renzi replica alle Regioni: "Incontreremo i governatori ma non ci prendiamo in giro"
"Tagliare servizi sanitari è inaccettabile. Comincino a tagliare i loro sprechi anzichè minacciare di alzare le tasse". Questo il commento con il quale il premier, dalla sua pagina twitter, risponde alle accuse lanciate oggi dalle Regioni che, parlando di una "manovra insostenibile", minacciavano tagli alla sanità e aumenti delle tasse.
16 OTT -
Matteo Renzi risponde a muso duro alle
accuse mosse dalle Regioni. Oggi, nel corso della conferenze stampa a margine della Conferena delle Regioni, i governatori, chiedendo un incontro urgente al Governo, avevano parlato di una "manovra insostenibile" che provecherà tagli dei servizi ai cittadini. "Con questa Manovra dovremo intervenire sulla spesa sanitaria", aveva spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni,
Sergio Chiamparino.
Ma Renzi non ci sta e, sulla sua pagina
twitter, risponde al veleno. "Una manovra da 36 miliardi e le Regioni si lamentano di 1 in più? Comincino dai loro sprechi anzichè minacciare di alzare le tasse #NoAlibi", scrive. E poi: "Tagliare i servizi sanitari è inaccettabile. Non ci sono troppi manager o primari? E' impossibile risparmiare su acquisti o consigli regionali?". Ancora: "Incontreremo i presidenti di regione. Ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese".
Insomma, dopo meno di 24 ore dal via libera del Consiglio dei Ministri al Ddl Stabilità, l'aria si è già fatta molto tesa. La 'guerra' a colpi di tweet è cominciata.
Giovanni Rodriquez
16 ottobre 2014
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