Conferenza delle Regioni. Errani: "I risparmi restino in sanità. Anche per abbassare addizionali e ticket"
I risparmi della spending devono rimanere al Ssn. Per investire in tecnologie e farmaci, e magari anche per ridurre il “peso” di addizionali e ticket. Elaborati emendamenti su riforma costituzionale: “Proponiamo una legge bicamerale che profili le diverse competenze tra Stato e Regioni, dal momento che, in alcune materie, la concorrenza esisterà sempre”
10 APR - Non ci sono inversioni di passo da parte del presidente della Conferenza delle Regioni,
Vasco Errani. Al termine della Conferenza delle Regioni per la prosecuzione del dibattito sulle riforme costituzionali e che ha inevitabilmente toccato Def e sanità: “I risparmi devono rimanere all’interno del Ssn – ha dichiarato Errani – sia per rispondere alle grandi sfide sull’innovazione scientifica, pensate solo ai nuovo farmaci ad esempio quello per l’epatite C che ha un costo rilevatissimo, e che arriverà nel nostro paese nel giro di poco tempo ed è un fatto importante per i cittadini, pensate all’innovazione scientifica e tecnologica. Ma nello stesso tempo laddove ci sono regioni che hanno applicato addizionali e ticket per il rientro, il risparmio potrebbe essere restituito anche per diminuire ticket e addizionali”.
Una posizione ribadita anche dal governatore della Regione Toscana,
Enrico Rossi: “Si discuta di sanità, ma lo si faccia con rispetto: si faccia la spending review anche sulla base delle direttive governative e si reinvestano i risparmi nelle tecnologie e nei nuovi farmaci. Soprattutto in tempo di crisi la sanità deve essere mantenuta come sicurezza sociale e anche come volano per lo sviluppo, può essere un treno che tira l'industria del settore e rimette in moto gli investimenti”.
Ma la Conferenza di oggi ha avuto al centro del confronto le riforme costituzionali sulle quali sono stati elaborati una serie di emendamenti. L’idea è quella di un nuovo Senato con “una funzione di garanzia rafforzata in rapporto alle competenze statali e delle Autonomie. Proponiamo una legge bicamerale che profili, nel dettaglio, le diverse competenze tra Stato e Regioni, dal momento che, in alcune materie, la concorrenza esiste sempre. Ci sono le condizioni per un confronto con il Governo – ha concluso Errani – a cui presenteremo degli emendamenti. Condividiamo comunque in pieno l'idea di un Senato delle autonomie e delle Regioni di secondo grado, ma di questo ne parleremo quando avremo un confronto con il Governo”.
In attesa che il Governo convochi le Regioni, la Conferenza delle Regioni e la Conferenza dei consigli regionali si incontreranno il prossimo 14 aprile presso l’Aula dei gruppi parlamentari della Camera, per discutere delle riforme istituzionali, in particolare sul superamento del bicameralismo perfetto e sul Titolo V della seconda parte della Costituzione. L’incontro, rilevano in un comunicato congiunto “sarà l’occasione per portare il contributo di idee e proposte dell’intero sistema regionale in questo significativo passaggio della vita democratica del Paese”.
10 aprile 2014
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