Calabria. Lorenzin: "Ottimo lavoro della Regione su Case della Salute"
Lo ha sottolineato il ministro in un'intervista pubblicata sul sito internet del Formez Pa. "Operato svolto è innovativo e permette di cogliere, grazie ad una accurata ricerca, analisi e sistematizzazione di dati, i benefici sulla vita e sulle abitudini della popolazione e del personale dipendente".
01 APR - In Calabria “la Regione sta procedendo alla riorganizzazione della rete di assistenza territoriale in modo integrato con quella ospedaliera e dell’emergenza urgenza attraverso la sperimentazione di un modello calabrese di Casa della salute”. E’ quanto ha osservato il ministro Beatrice Lorenzin in un’intervista pubblicata sul sito internet del Formez Pa.
“Il lavoro svolto nella Regione Calabria – dichiara ancora la ministra nell’intervista rilasciata ad A. Tortorella - appare innovativo e permette di cogliere, grazie ad una accurata ricerca, analisi e sistematizzazione di dati, i benefici sulla vita e sulle abitudini della popolazione e del personale dipendente. Questa sperimentazione può costituire sicuramente una buona pratica per lo sviluppo di metodologie di presa in carico integrata e continuativa sul territorio che dia anche una risposta ai bisogni assistenziali complessi delle persone affette da patologie croniche”.
Le Case della salute che sorgeranno in Calabria negli ex presidi saranno otto. Allo stato attuale, dopo la ratifica degli studi di fattibilità, con decreti del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, nella sua qualità di Commissario ad acta per il Piano di rientro, approvati dalle Asp competenti, sono state firmate le convenzioni relativamente alle Case della salute di Chiaravalle Centrale, Siderno e San Marco Argentano.
Dalla Regione spiegano che queste tre realtà sono state prese a modello per la realizzazione della rete territoriale delle Case della Salute così ripartite: quattro in provincia di Cosenza: Praia a Mare, Trebisacce, San marco Argentano, Cariati; due nella provincia di Reggio Calabria: Scilla, Siderno; una nella provincia di Catanzaro: Chiaravalle Centrale; una nella provincia di Crotone: Mesoraca.
Nell’intervista alla ministra della salute si parla anche delle attività realizzate nelle Regioni dell’Obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) sul Progetto operativo di assistenza tecnica–Poat salute, attivato nel 2007 dal Ministero della salute, a valere sui fondi Fesr 2007-2013, di cui il Dipartimento della funzione pubblica è ente intermedio e il Formez Pa uno degli enti attuatori.
Lorenzin, inoltre, evidenzia “che attraverso il Poat salute il Ministero ha voluto proseguire e rafforzare le azioni di assistenza tecnica indirizzate alle Regioni dell’Obiettivo convergenza per potenziare le capacità di programmazione delle Regioni stesse e creare nuovi modelli di gestione e di governance. L’affiancamento alle Regioni attraverso l’utilizzo delle risorse aggiuntive – ha specificato ancora Beatrice Lorenzin - è stato utile per supportare le strategie e le azioni concrete legate ai Piani di rientro sostenendo, con contributi tecnici specifici e mirati, il percorso di riorganizzazione dei sistemi sanitari regionali”.
01 aprile 2014
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