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Sperimentazione animale. Europarlamentari PPE scrivono a De Biasi: “Riformulare Dlgs in linea con direttiva Ue”


Gli eurodeputati Aldo Patriciello, Amalia Sartori ed Elisabetta Gardini scrivono al presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato sul Dlgs in materia varato dal Governo a novembre e chiedono “una nuova formulazione più equilibrata, più attenta alle esigenze del progresso scientifico e in linea con la Direttiva europea”.

14 GEN - Sperimentazione animale e direttiva Ue. Gli europarlamentari Aldo Patriciello, Amalia Sartori ed Elisabetta Gardini del Partito popolare europeo scrivono al presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato Emilia De Biasi e chiedono di rivedere il dlgs di recepimento della direttiva Ue approvato dal Cdm lo scorso novembre.
 
Ecco il testo della lettera:
 
Onorevole Presidente De Biasi,
come membri italiani del Parlamento europeo, crediamo fermamente nel valore strategico della Ricerca e ci siamo fortemente impegnati per l’approvazione di Horizon 2020, l’importante programma europeo che finanzierà, con 80 miliardi di euro nei prossimi 7 anni, i progetti volti a sostenere il progresso scientifico e l’economia della conoscenza.
Ci permettiamo, dunque, di manifestare le nostre preoccupazioni e i nostri dubbi sui criteri approvati dal Parlamento italiano riguardanti l'attuazione della direttiva europea 2010/63, relativa alla protezione degli animali da laboratorio in ltalia, che risulta essere fortemente penalizzate per i ricercatori italiani, per la competitività del Paese e per tutti coloro che aspettano con ansia e impazienza nuove cure alle loro malattie.
 
Con l’approvazione in sede europea della Direttiva è stato trovato, dopo quasi dieci anni di lavoro, il punto di equilibrio tra le fondamentali aspettative dei malati, gli interessi della ricerca e i diritti degli animali. Tuttavia, questo accordo equilibrato, condiviso anche da tutta la comunità scientifica e da chi ha a cuore il bene degli animali, non è stato ritenuto adeguato dal Parlamento italiano, che è intervenuto rendendo la legge italiana molto più severa e restrittiva, con gravi rischi per il futuro della Ricerca nel nostro paese.
Riteniamo quindi che il decreto legislativo per l’attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, varato nella riunione del Consiglio dei Ministri il 21 novembre 2013, sia in violazione dell'art. 2 della Direttiva stessa rispetto alla direttiva UE. I diversi commi dell'art. 13 della suddetta legge contengono gravi limitazioni all’attività di ricerca, proibendo fra l’altro l’utilizzo degli animali negli xenotrapianti, che servono per terapie sperimentali per patologie molto gravi, nelle ricerche sulle sostanze d'abuso e nelle attività di formazione universitaria di biologi, farmacisti e biotecnologi.
 
Nell'interesse della Ricerca in ltalia, vi chiediamo di valutare con attenzione il decreto legislativo che state esaminando, per richiedere una nuova formulazione più equilibrata, più attenta alle esigenze del progresso scientifico e in linea con la Direttiva europea.
 
Gli eurodeputati della Commissione parlamentare ITRE (Industria, Ricerca e Energia)
On. Aldo Patriciello
On. Amalia Sartori
On. Elisabetta Gardini


14 gennaio 2014
© Riproduzione riservata

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