Legge di Stabilità. Assogenerici: “No alle gare per i farmaci a brevetto scaduto”
Il meccanismo, denuncia il presidente Enrique Häusermann, “se combinato con i ritardi nei pagamenti e con il meccanismo del pay-back, avrebbe l’effetto di porre fuori mercato intere classi di farmaci. Il risultato è la fine di molte aziende”.
15 NOV - "Dopo ampie rassicurazioni da parte del Governo di voler dare stabilità al comparto farmaceutico italiano, apparentemente condivise da tutta la politica, lascia letteralmente esterrefatti scoprire che è stato presentato un emendamento alla legge di stabilità che prevede l’estensione del meccanismo delle gare ai farmaci a brevetto scaduto destinati alla dispensazione nelle farmacie”. Ad affermarlo il presidente di Assogenerici
Enrique Häusermann, secondo il quale, se approvata, la norma contenuta nell’emendamento può avere conseguenze “pesantissime sulla tenuta del comparto farmaceutico, sui livelli occupazionali e, come conseguenza ultima, sull’assistenza ai cittadini stessi”.
“L’acquisto attraverso le gare da parte dell’amministrazione pubblica, se combinato con i ritardi nei pagamenti e con il meccanismo del pay-back, come abbiamo più volte argomentato, nel medio termine ha l’effetto di porre fuori mercato intere classi di farmaci”, sottolinea Häusermann.
“Condividiamo l’esigenza di salvaguardare il fondo per la non-autosufficienza, cui sarebbero destinati gli eventuali risparmi conseguiti con questa norma – aggiunge il presidente di Assogenerici -, ma perseguire questo fine a spese del comparto sanitario significa perseverare nello stesso errore che ha portato, per decenni, a confondere la sanità con l’assistenza, con gli effetti perversi che sono sotto gli occhi di tutti. Se l’obiettivo è quello di trovare 300 milioni di euro nel comparto farmaceutico - a tanto ammonta infatti la previsione di risparmio dell’emendamento - ci sono ben altri strumenti per farlo senza ricadute sull’occupazione e sul sistema industriale nel suo complesso”.
“Siamo disponibili - conclude Häusermann - “a sederci attorno ad un tavolo con il Governo per trovare le soluzioni”. L’auspicio di Assogenerici sull’emendamento è che “venga respinto”.
15 novembre 2013
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